Lautaro Martinez, prima ‘crisi’ con l’Argentina: momento di crescita
Lautaro Martinez è finito nel mirino della critica dopo Argentina-Arabia Saudita. Il suo primo momento di crisi in nazionale.
IDILLIO FINITO – Prima o poi doveva capitare. Il ruolo di centravanti titolare dell’Argentina non è mai stato semplice. Nel corso degli ultimi decenni nella posizione si sono alternati grandissimi giocatori. Da Batistuta a Crespo, arrivando poi a Higuain, Agüero, Lavezzi e lo stesso Messi. Tutti, invariabilmente a un certo punto finiti nel tritacarne della critica. Perché, all’improvviso, inadatti o incapaci di incidere. Lautaro Martinez era riuscito ad evitare tutto questo per ben quaranta partite. Ma la sconfitta con l’Arabi Saudita ha chiuso questa lunga luna di miele. Aprendo la sua prima “crisi” con l’Argentina.
NEL MIRINO DELLA CRITICA – Lautaro si è visto poco nella partita. Sembrava tutto apparecchiato per almeno un paio di sue reti, ma poi l’inerzia è cambiata. E il Toro, come tutti i suoi compagni offensivi a dire il vero, non è più riuscito a incidere. Perso nella marea verde della difesa avversaria. Così è finito nel mirino della critica. Grandi ex come Agüero e Crespo, che pure dovrebbero avere ben in mente la situazione, subito hanno iniziato a sparare a zero. All’improvviso la posizione di Martinez è cambiata. Da riferimento offensivo, certezza del reparto è diventato il primo colpevole. Un inadeguato, che non sa incidere. Come reagirà a tutto questo?
RISPONDERE SUL CAMPO – Lautaro è stato molto coccolato, per così dire, in tutta la sua carriera con la maglia dell’Argentina fino ad oggi. Mai in discussione, sempre protagonista. Tanto da essere considerato l’uomo simbolo della svolta dell’era Scaloni. Al primo vero flop di squadra però è subito finito al centro della critica. Più degli altri, come destino dei centravanti dell’Argentina. E le etichette sono dietro l’angolo. Ora serve carattere. Serve la personalità per riscattarsi subito sul campo. Il Toro riuscirà a zittire subito le critiche?