Il Lecce di Gotti deve già ritrovare una direzione tattica
Il Lecce di Gotti deve già ritrovarsi. Lo 0-4 subito dall’Atalanta alla prima giornata infatti ha mostrato più di un problema di tenuta difensiva. Il risultato però non è del tutto veritiero: la squadra ha creato e non va sottovalutata.
TATTICA – Gotti nella scorsa stagione ha salvato il Lecce puntando sul 4-2-3-1, e ha ricominciato questa stagione nello stesso solco. L’idea è mandare una squadra con un centrocampo folto e robusto, chiave della solidità generale della squadra. Il reparto centrale è pronto sia a schiacciarsi sulla difesa per intasare ogni spazio che ad alzarsi in pressing per soffocare l’azione avversaria. Il contropiede è un’arma importante e per questo la squadra tende a tenere il baricentro basso. Le fasce sono zona d’attacco prediletta, anche grazie alla possibilità di sfruttare il doppio uomo col terzino che si sovrappone all’ala.
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STATISTICHE – Il Lecce è la peggior difesa della Serie A con già 4 gol al passivo. E potevano essere anche di più, visto il dominio subito lunedì scorso al Via del Mare. Gli 11 tiri subiti nella prima gara con l’Atalanta però valgono il settimo miglior risultato in campionato. Anche in attacco i numeri ingannano. Gli uomini di Gotti infatti non sono riusciti a segnare, ma con 21 tiri creati sono i terzi migliori in questo avvio di campionato.
DETTAGLI – Il titolare della fascia sinistra Antonino Gallo è una risorsa importante per il gioco del Lecce. In continua sovrapposizione offensiva, il terzino è sia utile in impostazione che una fonte di occasioni da gol. Lassana Coulibaly, appena arrivato in mediana, è l’uomo a cui Gotti chiederà di dare solidità al reparto centrale. Patrick Dorgu è il vero talento della squadra. Uomo di fascia che ora viene schierato come ala sinistra, porta fisicità e capacità di attaccare gli spazi. Deve crescere, ma è già una risorsa del Lecce.