Manchester City-Inter analizzata IN tre punti: Istanbul insegna | Ep. 5
Manchester City-Inter segna l’inizio in salita della squadra di Inzaghi in Champions League ma solo da calendario, vista l’ottima prestazione fatta. Nella rubrica “Day After” di Inter-News.it analizziamo la situazione post-match in tre punti ben dettagliati. Di seguito il quinto episodio
MANCHESTER – L’esordio stagionale dell’Inter di Simone Inzaghi nella nuova UEFA Champions League è ottimo. Una partita senza reti ma in casa del Manchester City di Pep Guardiola vale quasi come un successo. Un punto esterno guadagnato sui 24 a disposizione nella prima fase della competizione. Tradotto: un punto doppiamente d’oro per la classifica, oltre che per il morale post-Monza. Analizziamo Manchester City-Inter (0-0) di Champions League in tre punti.
Inzaghi utilizza bene le rotazioni strategiche in ogni reparto
1. ROTAZIONI – La prima notizia arriva dalle formazioni ufficiali di Manchester City-Inter, ovvero dalle scelte iniziali di Inzaghi. Il messaggio è forte e preciso. L’Inter può giocare senza l’insostituibile Henrikh Mkhitaryan e non solo. Inzaghi lascia fuori Benjamin Pavard e soprattutto il capitano Lautaro Martinez, a dimostrazione che in campo vanno sempre i migliori. E i migliori sono legati allo stato di forma psico-fisico. L’Inter si presenta a Manchester senza quattro titolarissimi, a causa dell’assenza di Federico Dimarco per infortunio, ma non si nota. Il pensiero non va al Derby di Milano previsto nel weekend ma solo al City di Guardiola. Rotazioni ben pensate e convincenti. Una per reparto senza esagerare né snaturarsi. Ne viene fuori una prestazione decisamente importante. Da squadra matura. Il livello dei primi ricambi è elevato.
Manchester City-Inter dopo Istanbul: rispetto ma non paura dell’avversario superiore
2. SICUREZZA – La facilità con cui l’Inter riesce ad arrivare al tiro va quasi in controtendenza con le ultime prestazioni nerazzurre. Più è forte l’avversario, più è pericolosa l’Inter? Probabile. La squadra di Inzaghi costruisce la manovra dal basso con pazienza e precisione. Avanza a pieno organico, sfruttando alla perfezione inserimenti, raddoppi e triangolazioni. Manca la solita precisione nel concretizzare ogni occasione da gol, purtroppo. Un dettaglio che in casa del Manchester City si paga ma nemmeno troppo. Almeno quando la difesa regge ugualmente. Lo 0-0 di Manchester City-Inter è sinonimo di sicurezza. L’Inter fa la partita. La sua partita. Contro un avversario decisamente forte. Più forte. Eppure non si nota. Si gioca alla pari dal 1′ in attesa dell’episodio “favorevole”. Come a Istanbul nel 2023 ma nel complesso meglio di Istanbul.
Il Milan può aspettare: Barella guida i compagni in Champions League
3. SINGOLI – La prestazione collettiva impressiona positivamente ma anche alcune di quelle individuali. Basti pensare al “vecchietto” Francesco Acerbi, che in difesa tiene a bada il “mostro” Erling Haaland come già fatto in Finale di Champions League. E bisogna soffermarsi sulla performance di Nicolò Barella, che in mezzo al campo si impone non solo come il migliore dell’Inter ma anche dell’intera partita. Un giocatore da City di Guardiola “prestato” all’Inter di Inzaghi. Perché questa squadra ha la possibilità di vincere e – capitanata da Barella – non ha paura di provarci. Nessuno pensa alla stracittadina contro il Milan in programma domenica sera a San Siro. Negli occhi e nella testa degli interisti c’è solo il City “guardiolesco” di Haaland&Co. Manchester City-Inter è il miglior biglietto da visita possibile per Inzaghi. Su tutti i fronti.
Tutti gli episodi della rubrica IN Day After
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