Marotta costretto a ristabilire la verità: Inter prima con merito! Ora avanti
Marotta in questi ultimi giorni si è trovato nella scomoda posizione di dover difendere il primo posto in classifica dell’Inter nonostante numeri e statistiche inequivocabili. Succede anche questo in tempi di chiacchiere rumorose, verità distorte e stampa sportiva che strizza l’occhio ai social network. Eppure, per qualcuno l’amministratore delegato nerazzurro non avrebbe dovuto dire nulla
TROPPE PAROLE – Giuseppe Marotta dopo Inter-Verona ha ascoltato prima le proteste furibonde di Sean Luca Sogliano, direttore sportivo dei veneti, che ha chiaramente insinuato complotti a favore dei nerazzurri. Poi è stata la volta di carta stampata, trasmissioni sportive e radiofoniche, moviole sui generis e chi più ne ha più ne metta. Ha dovuto anche ascoltare il giornalista Ivan Zazzaroni, direttore del Corriere dello Sport, alludere a manovre da parte del dirigente nerazzurro per poi prontamente far finta di non aver detto nulla di grave. Ha ascoltato Marotta, ha lasciato parlare tutti, ha valutato e poi ha risposto. Sempre a modo suo, con la diplomazia che lo contraddistingue ma comunque in modo chiaro.
Marotta, dietro la storia della lepre e del cacciatore c’è molto di più: tutti hanno parlato, ora tocca ascoltare
La storia della lepre e del cacciatore è ormai diventato un mantra, ma ciò che arriva forte e chiaro è un messaggio in particolare: l’Inter di Simone Inzaghi è in vetta meritatamente, come raccontano benissimo i numeri finora collezionati. E se i numeri non dovessero bastare, invitiamo tutti a ripercorrere il girone d’andata dei nerazzurri.
Marotta dunque si è trovato, suo malgrado, nella scomoda posizione di dover quasi legittimare un primo posto in classifica ottenuto – ribadiamolo – in maniera più che legittima, nonostante gli autorevolissimi (?) pareri che vorrebbero convincerci del contrario. Attenzione, c’è anche qualcuno che contesta le parole di Marotta in base all’assurda teoria della coda di paglia. In sostanza, se sai di non essere in torto perché senti la necessità di parlare? Eh no, carissimi. Marotta ha fatto parlare chiunque, ora vi tocca ascoltare.