Martinez pronto a imparare da Sommer per migliorare in un aspetto

Josep Martinez si appresta a diventare un nuovo portiere dell’Inter. Lo spagnolo lavorerà insieme a Sommer per migliorare in un aspetto essenziale del gioco.

NUOVO SECONDO – La prossima settimana potrebbe arrivare l’annuncio ufficiale di Josep Martinez all’Inter. L’accordo con il Genoa è stato trovato (qui i dettagli), pertanto restano solo le visite mediche prima di procedere con la firma del contratto che legherà il portiere spagnolo ai nerazzurri fino al 2029. Con l’obiettivo di inserirlo in rosa come secondo portiere dietro Yann Sommer, che potrà aiutarlo a crescere in vista della stagione successiva (2025/26). Martinez non sembra infatti ancora pronto per fare il titolare dell’Inter, e i dati lo dimostrano.

DIFFERENZE FISIOLOGICHE – Guardando alla stagione 2023/24, la differenza tra Martinez e Sommer appare lampante nei numeri. Il primo chiude il primo anno in Serie A con 42 gol subiti in 36 presenze. Il secondo invece si laurea Campione d’Italia con appena 19 reti al passivo (su 34 gare disputate), collezionando 19 clean sheet, il valore più alto in Europa in stagione. Questo nonostante un numero molto simile di tiri subiti, come si può vedere dalla tabella di confronto fornita da FootData:

E solo grande abilità di Martinez nel posizionamento gli impedisce di chiudere la stagione con un passivo peggiore. Pur subendo quasi gli stessi tiri di Sommer (80 contro 73), lo spagnolo compie infatti molte più parate: 228, contro le 169 dello svizzero. Ma bisogna tenere conto anche della differenza tra i due reparti difensivi. L’Inter vince il campionato subendo appena 22 gol a fronte di un dato atteso (expected goals against – xGA) di 33,39: in pratica, i nerazzurri hanno preso 11 gol in meno di quelli previsti. Il Genoa invece chiude la stagione con 45 reti subite, a fronte di 47,77 xGA. In sintesi, Martinez è abituato a fronteggiare tiri decisamente più pericolosi rispetto a quelli di Sommer. La certezza è che la struttura difensiva di Simone Inzaghi potrà solo che esaltare le qualità del portiere classe 1998. Che però deve assolutamente migliorare in un aspetto del suo gioco.

SENTIRE LA PRESENZA – Spostandosi nella sezione “Passaggi” della tabella soprastante, si osserva un’importante differenza tra Sommer e Martinez. Il primo completa meno passaggi (1.052) del secondo (1.134), ma è tuttavia più preciso. L’attuale numero 1 dell’Inter ha una precisione del 92,3% nella gestione del pallone, mentre l’ex (ormai) del Genoa si ferma a 84,3%. Lo spagnolo pecca soprattutto nei passaggi verticali (sbaglia il 16,6% di quelli che tenta). Ai suoi portieri l’Inter chiede una grande incisività tra i pali ma anche un impatto di qualità sulla costruzione della manovra. Ed è proprio questo l’aspetto in cui Josep Martinez dovrà lavorare di più nel suo primo anno di apprendistato in nerazzurro.