Milan-Inter, i problemi passano (ancora) per il centrocampo
Milan-Inter è stata una partita in cui il centrocampo ha fatto la differenza. In senso ovviamente opposto per le due squadre in campo.
ZONA CENTRALE – La sfida tra Milan e Inter di ieri (qui il video) si è giocata – e decisa – a centrocampo. E per diversi tratti è sembrata una gara impari tra i due reparti centrali. La mediana di Simone Inzaghi non sembrava riuscire ad affrontare gli avversari diretti rossoneri. Né in fase di copertura o ripartenza, né in fase offensiva. Non a caso il vantaggio dell’Inter arriva con un’azione verticale che taglia in due centrocampo e difesa. Mettendosi invece a palleggiare e traccheggiare a reparti schierati, la differenza è sembrata quasi imbarazzante. A maggior ragione confrontando i dati dei giocatori in questione.
Dominio paradossale del centrocampo Milan
DATI SORPRENDENTI – Analizzando i numeri dei centrocampisti di Inter e Milan, si fatica a credere che i secondi abbiano vinto la gara. E invece questo dimostra ancora una volta come i numeri non vadano letti come valori assoluti, ma debbano essere interpretati. Perché Marcelo Brozovic e Hakan Calhanoglu hanno toccato più palloni di Ismael Bennacer e Sandro Tonali (114 contro 103). E con una maggior precisione (90% contro 88%). Tuttavia i due nerazzurri sono stati inficiati da Nicolò Barella, di gran lunga il peggiore in campo. C’è poi un ulteriore dato in cui i nerazzurri sovrastano i rossoneri.
CONTACHILOMETRI – Proprio Brozovic e Calhanoglu sono i due giocatori che hanno corso di più. 12,47 km il croato, 11,26 km il turco (dati dal report della Lega Serie A). Seguono poi due giocatori rossoneri, guarda caso Bennacer e Tonali. Che finiscono il derby rispettivamente con 10,89 e 9,66 km nelle gambe. Proviamo quindi a tirare le somme. Il centrocampo dell’Inter ha corso più del centrocampo del Milan, toccando pure più palloni e in modo più preciso. Ma allora com’è possibile che i secondi abbiano vinto, dando oltretutto l’impressione di giocare meglio?
CORRERE MEGLIO – La risposta è molto semplice. Tonali e Bennacer non hanno corso meno, hanno corso meglio. Hanno ottimizzato movimenti e tocchi di palla, attraverso un piano di gioco più solido e più oliato di quello nerazzurro. Brozovic e compagni si sono invece lasciati prendere sin troppo presto dalla foga, e molti dei chilometri percorsi sono serviti a rincorrere confusamente gli avversari. All’Inter serve ritrovare lucidità e concentrazione, innanzitutto a centrocampo. Brozovic, Barella e Calhanoglu devono ricordarsi di essere una delle migliori mediane della Serie A. E dovranno essere gli avversari a modificare stile di gioco per affrontarli. Non il contrario.