Nota tattica di Empoli-Inter: Frattesi cambia nei due tempi
Nota tattica, una rubrica che mira a sottolineare un dettaglio, in positivo o in negativo, dell’ultima partita dell’Inter. Dopo Empoli-Inter parliamo della prestazione di Frattesi.
UOMO DECISIVO – Frattesi è stato il protagonista assoluto di Empoli-Inter. E come dice lui per primo la sua prestazione non va valutata solo per i gol, anche se quelli chiaramente nobilitano il tutto. E nel caso specifico la sua partita va analizzata. Perché c’è una differenza evidente tra primo e secondo tempo.
ASSALTATORE DA DESTRA – In generale, l’ex Sassuolo è partito titolare come interno destro. Una scelta precisa di Inzaghi, che rispetto alla sfida con la Juventus lo ha rilanciato. Questa è la sua heatmap presa da Sofascore:
Evidente dalla destra la sua vocazione offensiva. Frattesi è andato in campo a fare il suo lavoro: attaccare gli spazi e dare peso in area avversaria. Tuttavia, come si diceva, la sua partita è cambiata radicalmente tra primo e secondo tempo.
CAMBIO DI SPARTITO
PRIMO TEMPO – Nel primo tempo infatti Frattesi ha sofferto, un po’ come tutta la squadra e in particolare la fascia destra nerazzurra. Questa è la grafica dei suoi tocchi nel primo tempo, presa da Whoscored:
14 tocchi, il secondo dato peggiore della squadra dopo Lautaro Martinez, che restituscono una presenza impalpabile. I suoi movimenti senza palla lo portavano a farsi assorbire dalla difesa più che a creare nuove opzioni. Così a inizio secondo tempo Inzaghi ha cambiato lo spartito.
SECONDO TEMPO – L’inter chiaramente è stata favorita dagli avversari in dieci. Ma che Frattesi abbia cambiato i suoi movimenti è risultato evidente anche senza bisogno di dati. Che però ci sono. Ecco i suoi tocchi nel secondo tempo presi sempre da Whoscored:
Il cambiamento è troppo chiaro per lasciarlo legato al caso. E infatti tutto parte da una modifica generale di Inzaghi. Da inizio secondo tempo non era più Frattesi ad attaccare la profondità per primo in modo da spostare la linea difensiva. Erano invece i suoi compagni a farlo davanti a lui, in modo da dargli uno spazio da attaccare a rimorchio. L’ex Sassuolo è partito più basso, trovando anche più presenza nel gioco come dimostrano i suoi 56 tocchi finali. Aiutando anche in fase difensiva con due recuperi. Ma soprattutto proprio sfruttando gli spazi creati dai compagni ha trovato i primi due gol della partita. La sua prima doppietta in A. Una prestazione di spessore, coi gol come acuti e non come unici spunti.