Nota tattica di Inter-Venezia: Lautaro e il gol a salvare tutto
Nota tattica, una rubrica che mira a sottolineare un dettaglio, in positivo o in negativo, dell’ultima partita dell’Inter. Dopo Inter-Venezia parliamo della prestazione di Lautaro Martinez.
VANTAGGIO DA PUNTA – Gli attaccanti nel calcio sono una categoria privilegiata. In un senso specifico: sono gli unici che possono cambiare totalmente il giudizio su una loro prestazione con una singola giocata. Una giocata riuscita cancella tutto. E la prestazione di Lautaro Martinez contro il Venezia esemplifica precisamente questo privilegio.
GOL DESCISIVO – Lautaro ha deciso Inter-Venezia con un suo gol. Il suo contributo alla partita dunque è indiscutibile. La sua marcatura segna la differenza tra uno 0-0 e la vittoria finale. Basta questo per vederlo come MVP nerazzurro per la Lega Serie A, per intenderci. Eppure la sua partita è stata tutt’altro che di livello. Anzi, costellata di errori. Sia nel gioco che nella finalizzazione. Con anche il gol che arriva su una situazione davvero facilissima per una punta in generale, figuriamoci una del suo livello. Eppure aver segnato nasconde tutto sotto il tappeto, per il privilegio degli attaccanti. Ma come è stata la partita dell’argentino?
PRESTAZIONE SOTTOTONO – Questa è la mappa dei suoi tocchi presa da Whoscored:
Nei 70 minuti giocati Lautaro ha toccato la palla 28 volte. Poche, anzi pochissime per un giocatore come lui nell’ambito della partita generale che ha disputato l’Inter, con possesso e baricentro alto. Oltre a questo è stato anche largamente impreciso. I passaggi realizzati sono solo 9, con una pecentuale del 56% sul totale di quelli tentati. E per quanto abbia il merito sia del gol decisivo che di essere primo per conclusioni in porta (2), anche qui va sottolineato che su 3 conclusioni ha segnato una rete a fronte di un totale di 0,75 xG secondo SofaScore, 0,88 secondo Understat. Trovando il gol nell’occasione più facile (0,56 xG), a fronte di un’altra grande occasione sprecata. Aggiungiamoci 8 palloni persi e una scarsa presenza fisica generale (solo un contrasto, quattro duelli a terra e uno aereo) e otteniamo una prestazione ben lontana dal livello del capitano nerazzurro. Salvata appunto dal gol decisivo.