Pavard torta scambiata per ciliegina: effetto Inzaghi sulla nuova Inter
Pavard non può ancora festeggiare il suo esordio in maglia Inter, che non ha ancora indossato per scelta (ma non per colpa) di Inzaghi. Il difensore francese dopo il Derby di Milano entrerà ufficialmente nelle rotazioni nerazzurre per prendersi la scena prevista. Quella che, poi, merita
PERCEZIONE ERRATA – Nella migliore delle ipotesi Benjamin Pavard metterà insieme “solo” 34 presenze nella sua prima stagione in Serie A Made in Italy. Arrivando a 40 totali con 6 apparizioni in UEFA Champions League e qualcosa in più grazie alla Coppa Italia e alla Supercoppa Italiana a cavallo tra fine 2023 e inizio 2024. No, non è un gioco basato sulle previsioni. Solo una constatazione. Nelle prime quattro uscite stagionali della nuova Inter di Simone Inzaghi, Pavard fa da spettatore. Le prime due (Monza e Cagliari) ancora dalla Germania, da separato in casa Bayern Monaco, e le ultime due (Fiorentina e Milan) già in Italia, da comodo panchinaro a San Siro. Nessuna bocciatura, nessun caso. Il classe ’96 francese fa panchina al jolly Matteo Darmian perché Inzaghi non può né vuole improvvisare. Il segreto del primo posto in classifica a punteggio pieno, e quindi del 5-1 in Inter-Milan, è la continuità. L’Inter di Inzaghi surclassa il Milan perché i calciatori nerazzurri giocano a memoria. Pavard osserva della panchina e studia. Presto arriverà il suo momento. Il messaggio che non deve passare è che l’acquisto più costoso, importante e internazionale dell’Inter e dell’intera Serie A sia un lusso “evitabile” in tempi di crisi. No, Pavard non è la ciliegina sulla torta: Pavard è la torta ma deve ancora aspettare un po’ per dimostrarlo. Solo che la nuova Inter, in pieno effetto Inzaghi, è talmente affamata, competitiva e forte da far sembrare il difensore francese un grande lusso a cui poter anche rinunciare…