Pereyra non vestirà la maglia dell’Inter che sperava di indossare in questa stagione dopo altre tre ottime stagioni da protagonista con l’Udinese. Un finale che non fa certo felice l’esperto jolly argentino svincolato, che nel frattempo resta legato indirettamente al mondo nerazzurro
ILLUSIONE NERAZZURRA – Il calciomercato si è chiuso senza il botto per Roberto Pereyra, che aspettava l’Inter e aspettava invano. L’arrivo a sorpresa di Davy Klaassen ad Appiano Gentile rovina i piani del classe ’91 argentino, che dal 1° luglio è svincolato e rifiuta ogni proposta extra-Inter. Pereyra era il “paracadute” a costo zero, anche a finestra estiva chiusa, nel caso in cui all’Inter servisse un sesto centrocampista per completare il reparto con un profilo extra a supporto numerico di Stefano Sensi (nel frattempo già fermo per un affaticamento, ndr). Un’operazione resa inutile dal regalo dell’Ajax, che libera la scommessa “anti-Sensi” Klaassen in tempo per consegnarlo a Simone Inzaghi entro il 1° settembre. Ovvio, Klaassen è più adatto di Pereyra per il ruolo di gregario da ricoprire in maglia nerazzurra. E a parità di “prezzo” poi… Scelta comprensibile da parte della società nerazzurra. Ed è tempo di voltare pagina. L’Inter ormai è un lontano ricordo per Pereyra… o forse no! Cosa lega Pereyra e l’Inter? Scopriamolo…
SEMPRE INTER – Da settimane il jolly argentino scuola River Plate si allena sui campi del Donatello Calcio, società di Udine. Non ci sarebbe nulla di strano, se non fosse che si tratta di una squadra di Seconda Categoria (Girone C). Nello specifico, la squadra dell’ex attaccante italiano Antonio Di Natale, che ne è Presidente. Vivendo a Udine da tre anni consecutivi, e avendoci già vissuto tre anni (2011-2014) prima di andare alla Juventus, è normale. Di Natale non nega certo le proprio strutture all’ex compagno Pereyra. Ma l’Inter cosa c’entra in tutto ciò? Semplice, il Donatello Calcio è anche un Centro di Formazione Inter, ovvero una Scuola Calcio Élite del Settore Giovanile e Scolastico appartenente Federazione Italiana Giuoco Calcio, legata all’Inter. Il portiere Alessandro Calligaris (classe 2005), convocato e portato in panchina da Simone Inzaghi a San Siro per Inter-Fiorentina, cresce proprio qui. In un certo senso, quindi, Pereyra stava aspettando l’Inter allenandosi preso una struttura che ruota intorno al mondo Inter. E chissà che non abbia anche indossato una maglia con il logo dell’Inter… L’unica possibile, ora.
FUTURO INCERTO – La delusione di Pereyra è cocente. A tal punto da cambiare agente, passando da Federico Pastorello (sempre vicino all’ambiente Inter…) a Fernando Cosentino, che sta lavorando in sinergia con il collega Luis Pomes per trovare una soluzione. Il sogno è un club ambizioso. La beffa firmata Inter si sente. Il 32enne argentino è ancora appetibile sul mercato in quanto libero di firmare con chi vuole, quando vuole. L’Udinese lo aspetta da due mesi – il tempo necessario per aspettare l’Inter e valutare le altre opzioni – ma non lo aspetterà ancora a lungo. Idem la Sampdoria, che vorrebbe dire scendere in Serie B dopo otto anni di Serie A (intervallati da quattro in Premier League, ndr). Sullo sfondo altre mete, dalla Turchia all’Arabia Saudita, passando per il Brasile e non solo. Pereyra deve solo decidere – e in fretta stavolta – dove continuare la propria carriera: la maglia dell’Inter l’ha solo sfiorata. La delusione resta ma la carriera calcistica deve andare ancora avanti anche senza i colori nerazzurri, Pereyra lo sa.
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