Roma-Inter è il Derby di DigitalBits: il bluff dietro il main sponsor insolvente
DigitalBits non comparirà più sulle maglie dell’Inter e nemmeno su quelle della Roma. L’ormai ex main sponsor insolvente, tolto in tempo e a ridosso di Roma-Inter, ha creato più di un danno alle due società italiane. Gli impegni in calendario, però, ora giocano a favore dei club
DERBY D’INSOLVENZA – A volte il Caso – con la C maiuscola – mette le cose in chiaro nel posto giusto al momento giusto. Ne sanno qualcosa Inter e Roma, che sicuramente non sono felici di condividere gli stessi obiettivi stagionali né gli stessi problemi commerciali. Il quarto posto in Serie A è ancora in bilico. E il principale sponsor ufficiale comune sparisce da entrambe le divise di gioco solo nell’ultimo mese circa, quando le due squadre sono ancora protagoniste in Italia ma soprattutto in Europa. La Champions League (contro il Milan) nel caso dell’Inter. L’Europa League (contro il Bayer Leverkusen) per la Roma. Un calendario ricco di impegni per la squadra di Simone Inzaghi, che in questo mese godrà anche del palcoscenico della Finale di Coppa Italia, contro la Fiorentina, proprio nella Capitale. Tutti appuntamenti da non perdere, a partire dall’odierna Roma-Inter (vedi probabili formazioni). Appuntamenti che invece perderà di sicuro DigitalBits, (ex) main sponsor insolvente sia della Roma sia soprattutto (per le cifre…) dell’Inter.
La beffa DigitalBits sullo sfondo di Roma-Inter
MAIN SPONSORLESS – La situazione è grave. Grottesca. Anche vergognosa, a essere sinceri. La beffa firmata DigitalBits condiziona non poco i conti dell’Inter a bilancio. E crea un buco alla voce “main sponsor” che a breve verrà colmato da un’altra azienda, ma solo dopo aver perso un anno, dando visibilità a un marchio senza ricevere pagamenti in cambio. Lo stesso, in percentuale minore, vale per la Roma. La ricerca del nuovo main sponsor va avanti da tempo e breve, finalmente, verrà annunciato il nuovo partner commerciale principale della società nerazzurra. Non risolverà i problemi ma migliorerà la situazione a livello mediatico. Sì, perché assistere a Roma-Inter con entrambe le maglie da gioco senza sponsor ufficiale non è poi così negativo. Sicuramente è romantico. Storico. Lo stesso non può dirsi per gli altri impegni, a partire dagli imminenti Milan-Inter e Roma-Bayer Leverkusen, con ritorno al seguito. E figuriamoci ipotizzare un’altra partita internazionale, extra calendario, per entrambe le squadre adesso DigitalBitsLess…
Lo sport business applicato al main sponsor
SPORT BUSIN(L)ESS – Le responsabilità quindi, in questo caso specifico, le colpe di un accordo simile non si sapranno mai. Perché da una parte DigitalBits si difende attribuendo, con valide motivazioni, la responsabilità a Zytara Labs, che è l’azienda principale ad aver messo la firma sui contratti. Dall’altro l’Inter, così come la Roma, si è fidata – dando fiducia extra a livello di tempistiche per rimediare all’insolvenza – di un brand che fondamentalmente non esiste. La tecnologia blockchain per natura propria non può dare garanzie di successo, figuriamoci di pagamento. La bolla delle criptovalute, vivendo di alti e bassi, è più una mina vagante nel mondo dello sport business che una ricca soluzione ai problemi economico-finanziari delle società. L’Inter ne ha pagato le conseguenze in questa stagione e difficilmente farà il bis. Senza i soldi del main sponsor comune, ciò che resta di Roma-Inter è il calcio puro. In palio il quarto posto con vista sull’Europa che conta: da una parte l’ex interista Mourinho, dall’altra l’ex laziale Inzaghi. Ci scuserà l’inadempiente DigitalBits, ma Roma-Inter per chi vive di calcio va bene anche così.