Zielinski con l’Udinese si dimostra inserito, ma manca il guizzo
Inter-Udinese ha visto un contributo da protagonista di Zielinski. Il polacco ha fatto sentire la sua presenza a centrocampo, ma per le qualità che ha può dare ancora di più.
PROTAGONISTA, CON UN MA – Zielinski è stato uno dei protagonisti di Inter-Udinese. L’ex Napoli nella sua esperienza in nerazzurro è una sorta di specialista delle coppe, e infatti è partito titolare anche in Coppa Italia. Il suo lavoro non è stato banale, e ha mostrato un giocatore cresciuto nel suo inserimento tattico. Manca però ancora qualcosa.
PRESENZA IN MEZZO AL CAMPO – Questa è la mappa dei movimenti del polacco presa da Sofascore:
Zielinski è partito come interno di sinistra, ma si è proposto anche come regista alternativo. Finendo col coprire tutto il campo, dalla prima impostazione alla rifinitura. I numeri lo riflettono. Complici i cambi di Inzaghi, l’ex della partita finisce col risultare secondo per tocchi con 77, con 67 passaggi di cui 64 realizzati (95%), dietro al solo Bisseck per presenza nel gioco. In aggiunta è primo per passaggi in avanti, 29, e secondo per passaggi realizzati sulla trequarti, 10, a conferma del suo ruolo di motore del gioco. Per lui un passaggio chiave, 2 dribbling e anche un contributo in copertura rilevante. Risulta infatti secondo per recuperi con 5, dato che si somma a 3 contrasti e 6 duelli a terra di cui 4 vinti. Una prova da centrocampista maturo, inserito, completo. Molto più di una semplice riserva. In coda c’è un però.
MARGINE DI CRESCITA – Zielinski ha fatto una partita ordinata, in cui ha mostrato le sue qualità nella gestione della palla e ha aiutato la squadra in copertura. Da lui però ci si aspetta la capacità di trovare anche soluzioni offensive. Il colpo risolutore, l’invenzione sulla trequarti offensiva. E in questo è mancato. Il polacco è sembrato conservativo, anche troppo per uno con le sue doti. Come se fosse più preoccupato di fare la giocata giusta, quella attesa, evitando ogni rischio o pallone forzato. Da uno come lui però ci si aspetta proprio quella giocata. E quindi lui per primo non si deve accontentare.