Zielinski all’Inter può diventare uno spartiacque tra due compagni

Piotr Zielinski è ufficialmente un nuovo giocatore dell’Inter. Il centrocampista polacco arriva dal Napoli a rinforzare la qualità della mediana nerazzurra. Ponendosi come un vero e proprio separatore tra due (nuovi) compagni.

VALORE AGGIUNTO – Dopo mesi di attesa, ora è ufficiale: Piotr Zielinski è un nuovo giocatore dell’Inter. Il polacco arriva dal Napoli per incrementare notevolmente la qualità e l’affidabilità del centrocampo nerazzurro, che nel frattempo si libera di Stefano Sensi e Davy Klaassen. Per esperienza in Serie A e integrità fisica, Zielinski è un’alternativa di lusso a disposizione di Simone Inzaghi. Che ogni settimana verrà messo alla prova per scegliere se dare una maglia da titolare a lui o all’eterno Henrikh Mkhitaryan. L’armeno al momento parte davanti, vista l’ottima stagione sugellata con lo Scudetto della seconda stella. E per sottrargli il posto Zielinski dovrà lavorare molto, soprattutto in un aspetto del gioco.

POSSIBILE MENTORE – Al momento Zielinski è un centrocampista dalla proiezione quasi esclusivamente offensiva. Per togliere minuti a Mkhitaryan dovrà quindi lavorare sin da subito per migliorare nella fase di copertura. Al tempo stesso, però, il polacco classe 1994 è estremamente affidabile in possesso e in costruzione, grazie a piedi molto educati che gli permettono di destreggiarsi bene anche nello sviluppo nel corto della manovra. Una qualità che non appartiene (ancora) a Davide Frattesi, per intenderci. E i dati forniti da FootData lo evidenziano in modo piuttosto lampante:

Come si vede selezionando la tab “Fase Offensiva”, Frattesi è notevolmente più incisivo di Zielinski negli ultimi trenta metri. Tuttavia deve ancora crescere molto, pure per sua stessa ammissione, nella gestione del pallone in zone meno calde del campo. Aspetto in cui il neo-acquisto dell’Inter è decisamente più esperto. E in cui può configurarsi come una sorta di mentore (accanto a Nicolò Barella e agli altri mediani) per il numero 16 italiano, mentre a sua volta proverà a imparare da Mkhitaryan come allungare la sua carriera migliorando anche senza pallone tra i piedi.