Analisi tattica di Inter-Atalanta, terminata clamorosamente con un altro poker a porta inviolata come le ultime due uscite. Non ci sono più parole per questa squadra, ormai in fuga definitiva. Di seguito la breve analisi tattica, a caldo, della partita giocata dall’Inter di Inzaghi in Serie A
PREPARAZIONE – I titolari tornano in campo dal 1′ ma solo quelli a disposizione di Simone Inzaghi, che deve comunque fare a meno di tre titolarissimi. La pressione iniziale dell’Atalanta non permette all’Inter di ragionare e il giro palla è praticamente solo orizzontale, senza guadagnare troppi metri. Il pasticcio firmato Benjamin Pavard viene “rimediato” solo dal VAR, che annulla la rete di Charles De Ketelaere per un precedente fallo di mano. Quando l’Inter riesce a saltare e superare la linea mediana dell’Atalanta arriva anche al tiro attraverso una verticalizzazione veloce. Come nel caso del gol annullato a Nicolò Barella per fuorigioco. Il tridente offensivo di Gian Piero Gasperini ha centimetri e dinamicità per mettere in difficoltà la difesa a tre dell’Inter e complicare il lavoro in cabina di regia. Il calo fisiologico dell’Atalanta si presenta prima del previsto, facendo iniziare un’altra partita. Il gol di Matteo Darmian conferma la teoria della verticalità vincente, quello di Lautaro Martinez in pieno recupero è una perla. L’Inter nella seconda metà della prima frazione fa la partita cercando di allargare il gioco, facendo della profondità e della rapidità due concetti-chiave per lo sviluppo concreto della manovra. Il primo tempo di Inter-Atalanta si chiude inaspettatamente sul 2-0: dopo 15-20′ di difficoltà ed errori anche banali, la squadra di Inzaghi prende in mano la partita. E la mette sui binari giusti.
LETTURA – La ripresa si apre con l’ingresso di Denzel Dumfries al posto di Darmian, già ammonito. L’Inter costruisce azioni su azioni ma Inter-Atalanta finisce presto a causa di una serie di episodi. Il rigore assegnato dal VAR e respinto da Marco Carnesecchi al “solito” impreciso Lautaro Martinez dagli undici metri potrebbe tenere aperta la partita se non fosse che Federico Dimarco ribadisce in rete. L’Inter non conosce la parola “limite”. Gira tutto a meraviglia, compreso e soprattutto Kristjan Asllani davanti alla difesa. Inzaghi può permettersi altri avvicendamenti ruolo per ruolo per far recuperare fiato ad alcuni titolari. Entra anche Davide Frattesi, che segna il gol del 4-0 ed esce infortunato. Questa l’unica nota negativa di Inter-Atalanta, che non ha senso nemmeno analizzare e commentare oltre. La prestazione offerta contro l’Atalanta di Gasperini è ancora più significativa delle ultime due (contro Salernitana e Lecce, ndr) finite con lo stesso risultato. Dallo 0-1 annullato al 2-0 nel primo tempo, dal rigore sbagliato al 4-0 nella ripresa. A tratti sembra quasi che l’Inter decida di fermarsi per non segnare il quinto gol. Il dominio non parte più dai piedi bensì dalla testa dei calciatori. La squadra di Inzaghi non si disunisce dopo i primi errori e riesce a prendere in mano la partita, gestendola alla perfezione e stravincendola: il 4-0 di Inter-Atalanta non è assolutamente un risultato normale. Come non lo è il +12 sulla Juventus in Serie A a dodici giornate dalla fine, che è un risultato a dir poco straordinario…
NB: Clicca qui per leggere anche l’analisi tattica sulle partite precedenti dell’Inter di Inzaghi.
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