Cremonese-Inter (1-2): Inzaghi domina e rimonta con la squadra depotenziata
Cremonese-Inter è la partita complementare a Inter-Empoli, perché inizia male ma finisce come dovrebbe. L’1-2 in rimonta porta la firma di Lautaro Martinez, autore di una doppietta tanto bella quanto importante (per la classifica). Inzaghi può dirsi soddisfatto al di là della prestazione in sé, interessante solo relativamente visto la squadra rimaneggiata. Poche idee, meno opzioni e niente di nuovo. Di seguito l’analisi tattica di Cremonese-Inter in Serie A
Pre-Game Analysis: il modulo e le scelte di Inzaghi
FORMAZIONE – Ecco il 3-5-2 di partenza dell’Inter scelto da Simone Inzaghi per affrontare la Cremonese in Serie A: 24 Onana; 36 Darmian, 15 Acerbi, 95 A. Bastoni; 2 Dumfries, 5 Gagliardini, 20 Calhanoglu, 22 Mkhitaryan, 32 F. Dimarco; 9 Dzeko, 10 Lautaro Martinez ©.
In-Game Analysis: sviluppo e lettura di Cremonese-Inter
HIGHLIGHTS – Nel primo tempo, all’11′ la libertà lasciata dall’Inter alla Cremonese fa sì che Okereke possa calciare dalla distanza e mettere la palla nel sette alle spalle di Onana (1-0). Poi, al 21′ Lautaro Martinez, di rapina, ribatte in rete la respinta di Carnesecchi sulla conclusione di Dzeko (1-1). Nel secondo tempo, al 65′ la firma è sempre di Lautaro Martinez, che riceve uno splendido filtrante di Dzeko e supera nuovamente l’estremo difensore grigiorosso anche con una bellissima girata in area di rigore nonostante la disperata deviazione di Vasquez in scivolata (1-2).
SOSTITUZIONI – Al 67′, sul risultato di 1-2, arriva il primo doppio cambio di Inzaghi: fuori Dimarco e Calhanoglu, dentro Gosens e Asllani. Doppia staffetta a centrocampo, sia nel ruolo di quinto sinistro sia in cabina di regia. Infine, al 77′ ecco il secondo e ultimo doppio cambio per l’Inter: fuori Lautaro Martinez e Dzeko, dentro Correa e Lukaku. Altra staffetta, stavolta per il tandem offensivo, che cambia drasticamente il modo di giocare nell’ultimo quarto d’ora di gara.
L’articolo continua sotto il video LIVE MATCH di Cremonese-Inter con la Redazione di Inter-News.it
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Player Analysis: focus sul singolo nerazzurro
TOP – Un nome, due gol e tre punti: Lautaro Martinez (vedi pagelle di Cremonese-Inter). Da un capitano perdente a uno vincente. No, non è una frecciatina ma un dato di fatto. L’attaccante argentino fa esattamente ciò che non è riuscito a Skriniar contro l’Empoli: guidare la sua squadra alla vittoria. Nel primo tempo, anziché beccare due gialli e un rosso come conseguenza, rimedia subito allo svantaggio iniziale. Nella ripresa completa l’opera chiamata rimonta. L’Inter torna a Milano con una vittoria forse scontata ma non così tanto da non temere un altro passo falso. E a guidarla è il suo “nuovo” capitano. Il bomber con il numero 10 sulla schiena. Insostituibile.
Post-Game Analysis: considerazioni finali su Cremonese-Inter
COMMENTO – La formazione iniziale non ispira fiducia. Non c’è Skriniar in difesa né de Vrij. Non ci sono Brozovic e Barella a centrocampo. E non c’è Lukaku in attacco. La lista degli assenti, che inizia dalla porta con l’ormai ex capitano Handanovic, è di quelle importanti. Pesanti, anzi. Inzaghi non ha scelte. O meglio, le ha ma non le considera. Va avanti con il suo credo. Spazio a chi dà più garanzie di continuità. Tradotto: gioca chi finora ha trovato più spazio. Niente esperimenti, niente rischi. Ne esce una partita non brillante ma dominata. Possesso palla sì, seppur con qualità limitata. Tanta corsa ma per niente ottimizzata. Dalle fasce arrivano i cross ma non così precisi. La difesa chiude bene ma comunque un (euro)gol lo regala. E l’attacco ne segna due, perché farne di più non sarebbe da Inter. Che dire? Sulla vittoria strameritata non ci sono dubbi. Sul fatto che si potrebbe fare di più e meglio anche. Non è Cremonese-Inter la partita da analizzare andando a cercare il pelo nell’uovo, però. L’Inter più brillante non può essere quella così depotenziata.
OSSERVAZIONE – Squadra che vince non si cambia, squadra che perde si cambia. E si rivoluziona. Se non altro perché Inzaghi è costretto a presentarsi a Cremona senza Skriniar e Barella, squalificati. Al loro posto sceglie in difesa Darmian, rinunciando a D’Ambrosio ma soprattutto a de Vrij, e Gagliardini. Quest’ultimo, vice-capitano in campo e chiamato a giocare da mezzala pur di non riportare Calhangolu interno con Asllani in cabina di regia. Scelte particolari, scelte non condivise da gran parte della tifoseria interista. Scelte non sbagliate, però. Perché l’Inter domina dal primo all’ultimo minuto, vincendo meritatamente. Risultato bugiardo, sì. L’1-2 in rimonta sta stretto ma il vantaggio firmato Okereke è una perla e l’Inter di Inzaghi è brava a non disunirsi. Crea tanto, troppo rispetto a ciò che concretizza, ma non soffre. Ed è questa la nota positiva. Si può criticare l’allenatoe se non porta a casa il risultato, ovvero i tre punti, ma non quando lo fa nonostante tutto. E nonostante tutti. Perché l’Inter scesa in campo a Cremona c’entra ben poco con quella che dovrebbe puntare a tutti gli obiettivi per cui è ancora in corsa. Scudetto compreso: Inzaghi sa che ora è impossibile ma non può fare a meno di crederci.