Inter-Parma è un esordio stagionale in Coppa Italia da Pazza Inter a San Siro. Il 2-1 arriva solo nel secondo tempo supplementare grazie alla firma di Acerbi, decisivo con il suo ingresso, avvenuto prima del momentaneo pareggio di Lautaro Martinez. Al di là dell’emergenza, Inzaghi non può essere per niente soddisfatto della squadra “B” schierata titolare ma almeno evita la beffa-eliminazione. Di seguito l’analisi tattica di Inter-Parma in Coppa Italia
FORMAZIONE – Ecco il 3-5-2 di partenza dell’Inter scelto da Simone Inzaghi per affrontare il Parma in Coppa Italia: 24 Onana; 33 D’Ambrosio ©, 6 de Vrij, 95 A. Bastoni; 2 Dumfries, 5 Gagliardini, 14 Asllani, 22 Mkhitaryan, 8 Gosens; 10 Lautaro Martinez, 11 J. Correa.
HIGHLIGHTS – Nel primo tempo regolamentare, al 39′ il neo entrato Juric trova una conclusione dal limite talmente potente e precisa da non lasciare scampo a Onana (0-1). Nella ripresa, all’88′ è il neo capitano Lautaro Martinez a pareggiare i conti con un destro deviato in maniera probabilmente decisiva da Osorio, che beffa Buffon (1-1). Infine, nel secondo tempo supplementare, al 110′ Acerbi segna un gol incredibile, praticamemnte da fuori area, colpendo di testa sulla respinta del portiere avversario dopo il cross teso di Dimarco da sinistra (2-1).
SOSTITUZIONI – Al 67′, sul risultato di 0-1, arriva il triplo cambio iniziale di Inzaghi: fuori Bastoni, Dumfries e Mkhitaryan, dentro Dimarco, Bellanova e Dzeko. Inzaghi ripropone il classe ’97 scuola Inter da terzo sinistro in difesa ma cambia modulo testando il 3-4-2-1 con il bosniaco unica punta, semplice staffetta sulla fascia destra. All’81′ doppio cambio per l’Inter: fuori D’Ambrosio e Gosens, dentro Darmian e Acerbi. Staffetta nel ruolo di terzo destro con il classe ’88 italiano che si posiziona da terzo sinistro per far avanzare Dimarco sulla linea dei centrocampisti. Infine, al 113′, sul 2-1, ecco il sesto e ultimo cambio nerazzurro: fuori Correa, dentro Skriniar. Lo slovacco agisce da terzo destro facendo alzare e spostare Darmian nel ruolo di quinto sinistro per ufficializzare il ritorno al 3-5-2 con Dimarco mezzala sinistra nel finale.
L’articolo continua sotto il video LIVE MATCH di Inter-Parma con la Redazione di Inter-News.it
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TOP – Inutile ragionare sul protagonista in positivo della partita visto l’epilogo a 10′ dalla fine: Acerbi (vedi pagelle di Inter-Parma). Il gol segnato non è solo bello e allo stesso tempo assurdo ma è soprattutto decisivo. Decisivo per il passaggio del turno, decisivo per evitare un dramma sportivo assolutamente evitabile. Ed evitato proprio grazie all’ultimo arrivato. Sorpresa.
COMMENTO – Possesso palla inutile per un tempo. Anzi, un po’ meno: deve arrivare il (bel) gol del Parma per far iniziare la partita dell’Inter in Coppa Italia. In quasi 40′ non succede altro che il tiqui-taca più sterile mai visto a San Siro negli ultimi anni. Inzaghi chiede ampiezza, profondità e rapidità ma il canovaccio non si discosta dal passaggio all’indietro misto al passaggio in orizzontale. Costruzione? Zero. Manovra? Nulla. Occasioni da gol? Quelle del Parma sono molto più ghiotte. L’inversione delle mezzali non migliora la qualità del gioco, sono necessari i primi cambi per vedere qualcosa di più interessante in fase offensiva. Interessante ma non concreto. Peccato che con il passaggio al 3-4-2-1 l’Inter perda il centrocampo. Funziona quando è in possesso palla, meno se costretta a inseguire in inferiorità numerica. Alla fine i gol arrivano più per caso e inerzia che per la qualità della prestazione casalinga. Offensiva sì ma basata sull’improvvisazione tattica e non solo. Possibile sia davvero tutta qui l’Inter B di Inzaghi?
OSSERVAZIONE – L’Inter si presenta in campo contro una squadra di Serie B senza un attaccante e tre centrocampisti titolarissimi fuori per infortunio, a cui si aggiunge un difensore in panchina per scelta tecnica dettata dalle rotazioni. Gli ormai titolari Acerbi e Dimarco sono le uniche soluzioni credibile dalla panchina e infatti il gol del 2-1 lo dimostra. Una situazione che dovrebbe far pensare. L’Inter non riesce a chiudere la partita a reti inviolate nonostante tre quarti di difesa titolare. Tralasciando il fatto che il Parma sia un avversario di serie inferiore, è impensabile partire da una situazione di svantaggio. E non avere i mezzi tecnici e le idee per recuperare la partita, con o senza cambi. L’1-1 arriva quando sembra ormai tutto finito. Inzaghi punta sui calciatori più esperti, avendo ragione solo con il pupillo Acerbi, ma non vede i giovani aggregati della Primavera. E si impegna a scombinare ruoli e sistema di gioco pur di non dover lanciare il classe 2005 di turno. Discorso che avrebbe più senso in Champions League in casa del Real Madrid anziché a San Siro contro il Parma in Coppa Italia. La nota positiva è Asllani in cabina di regia, ma solo perché scelta obbligata senza Brozovic e Calhanoglu. L’Inter B è una squadra che non convince. Non funziona, non va. E trattandosi di un’Inter B solo a metà, è tempo di porsi più di una domanda sulla qualità e quantità della rosa a disposizione. Inter, occhio al calendario: il mercato di riparazione è ancora aperto. E Inzaghi non ha altre nuove soluzioni da proporre…
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