Analisi tattica

Lugano-Inter (1-4): Inzaghi testa il tridente per 20′ (ma Correa ≠ Dybala)

Lugano-Inter apre il pre-campionato nerazzurro. Inzaghi schiera una formazione che definire rimaneggiata non rende l’idea. L’1-4 finale permette di impostare un paio di ragionamenti a… mercato aperto. In particolare il ruolo di Correa, decisivo nella ripresa ma in un limbo tecnico-tattico con Dybala sullo sfondo. Di seguito l’analisi tattica dell’amichevole Lugano-Inter

Pre-Game Analysis: il modulo e le scelte di Inzaghi

FORMAZIONE – Ecco il 3-5-2 di partenza dell’Inter scelto da Simone Inzaghi per affrontare il Lugano in amichevole: 1 Handanovic (C); 36 Darmian, 33 D’Ambrosio, 47 Fontanarosa; 12 Bellanova, 42 Agoumé, 14 Asllani, 22 Mkhitaryan, 8 Gosens; 90 Lukaku, 10 Lautaro Martinez.

Lugano-Inter formazione ufficiale

In-Game Analysis: lo sviluppo e la lettura della partita

HIGHLIGHTS – Nel primo tempo, al 3′ D’Ambrosio di testa svetta più in alto di tutti sul corner battuto da Asllani (0-1). Poi al 16′ Lautaro Martinez approfitta del liscio del portiere del Lugano per spingere la palla in rete con il sinistro (0-2). Nel secondo tempo, al 61′ Correa supera la difesa svizzera su lancio di Darmian dalle retrovie e cala il tris con un bel diagonale destro (0-3). E al 73′ Lautaro Martinez fa doppietta con un destro potentissimo su assist dello stesso Correa dalla destra (0-4). Infine, all’82′ Onana temporeggia nell’uscita e permette a Casciato di toccare il pallone quanto basta per beffarlo dopo il maldestro rilancio di Darmian (1-4).

MODIFICHE – Nell’intervallo, quindi già al 46′ sullo 0-2, arriva il triplo cambio iniziale dell’Inter: fuori Handanovic, Bellanova e Mkhitaryan, dentro Onana, Lazaro e Gosens. Staffetta in porta e sulla fascia destra ma cambia il modulo con il passaggio al 3-4-1-2 che prevede l’argentino dietro le punte. Al 67′, sullo 0-3, doppio cambio per Inzaghi: fuori Gosens e Lukaku, dentro Zanotti e Casadei. Il primo si posiziona a destra facendo scalare Lazaro a sinistra, mentre il secondo agisce da mezzala destra con Agoumé che si sposta sul centro-sinistra e si torna così al 3-5-2 iniziale. Al 76′, sullo 0-4, altro tiplo cambio nerazzurro: fuori D’Ambrosio, Fontanarosa e Lautaro Martinez, dentro Hoti, Sottini e Salcedo. Doppia (giovane) staffetta in difesa, invece l’italo-colombiano si posiziona alla destra di Correa in attacco. Infine, all’88’ a 1-4 ormai definito, ecco il terzo e ultimo triplo cambio: fuori Darmian, Asllani e Agoumé, dentro Silvestro, Sangalli e Valentin Carboni. Rotazioni completate in difesa e a centrocampo ma fugace ritorno al 3-4-1-2 con il talentuoso italo-argentino sulla trequarti.

Player Analysis: il singolo decisivo visto ai raggi X

PROTAGONISTA – I voti premiano l’autore di gol e assist nella ripresa: Joaquin Correa (vedi pagelle di Lugano-Inter). Inzaghi nella ripresa schiera il classe ’94 argentino in tutti i ruoli possibile. I primi 20′ da trequartista non convincono per la “purezza” delel giocate da numero 10, bensì per gli strappi da punta atipica. Il gol ne è la dimostrazione. In tandem si trova più a suo agio, potendo allargarsi al servizio del compagno di reparto. Vedi assist per Lautaro Martinez. E si muove da destra verso sinistra, aggiungendo in area di rigore la fisicità persa con l’uscita di Lukaku (aspettando Dzeko come vice…). Tutto bello o quasi. Nel 3-4-1-2 le caratteristiche di Correa non sono quelle da fantasista: non c’entra nulla con… ehm… Paulo Dybala, ecco. Il nuovo numero 11 nerazzurro può essere prezioso a completamento del reparto offensivo per le sue caratteristiche ibride ma non può diventare il 10 puro mancante in rosa. Jolly.

Post-Game Analysis: le considerazioni finali

COMMENTO – La prima amichevole estiva, vista la situazione reale, conta davvero poco. E per questo non vale la pena nemmeno soffermarsi su quanto visto. L’errore finale di Onana e lo stesso show di Correa passano in secondo piano. Il Lugano è già pronto a iniziare la sua stagione, l’Inter è un cantiere aperto. La notizia positiva è aver dimostrato superiorità tecnico-tattica senza far pesare la condizione atletico-fisica oggettivamente scarsa. Inzaghi sa che non sarà questa la sua Inter ma almeno può iniziare a testare la nuova coppia di quinti e il nuovo vecchio tandem offensivo. Per il resto, appuntamento da rimandare alla prossima amichevole. Anzi, a quelle di fine mese: il gruppo sarà al completo, con tutti i nazionali, solo nelle prossime ore.

OSSERVAZIONE – Il calciomercato condiziona notevolmente il lavoro di Inzaghi ed è inutile fare finta di nulla. La prima Inter stagionale è senza il gruppo centrale: né difesa a tre né terzetto di centrocampo. I sei undicesimi confermati, finora, rispetto alla passata stagione. I migliori. In attesa di capire cosa ne sarà del futuro di Milan Skriniar, ovviamente. Perché la nuova Inter di Inzaghi sarà diversa sia da quella di Lugano sia da quella vista nella passata stagione. Ritrovare dal 1′ Gosens e Lukaku è ancora troppo poco per ridurre il gap competitivo. Tempo al tempo…

Andrea Turano

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