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Milan-Inter (0-3): Inzaghi dà una (super) lezione a Pioli, non c’è mai partita

Milan-Inter vale il primo trofeo stagionale e dell’anno solare per la squadra di Inzaghi. Il netto 0-3 firmato Dimarco, Dzeko e Lautaro Martinez esalta la filosofia, il gioco e la preparazione dell’evento finale in sfida secca dell’allenatore nerazzurro. Nulla da fare per l’ex nerazzurro Pioli, che ne esce sconfitto. Di seguito l’analisi tattica di Milan-Inter in Supercoppa Italiana

Pre-Game Analysis: il modulo e le scelte di Inzaghi

FORMAZIONE – Ecco il 3-5-2 di partenza dell’Inter scelto da Simone Inzaghi per affrontare l’Hellas Verona in Serie A: 24 Onana; 37 Skriniar ©, 15 Acerbi, 95 A. Bastoni; 36 Darmian, 23 Barella, 20 Calhanoglu, 22 Mkhitaryan, 32 F. Dimarco; 9 Dzeko, 10 Lautaro Martinez.

In-Game Analysis: sviluppo e lettura del match

HIGHLIGHTS – Nel primo tempo, al 10′ la discesa dell’Inter sulla destra verso sinistra, con Barella che innesca brillantemente Dimarco, vale il vantaggio nerazzurro firmato proprio dall’esterno mancino (0-1). Poi, al 21′ Dzeko fa tutto da solo, dopo aver ricevuto palla in profondità da Bastoni direttamente su punizione dalla difesa, e buca Tatarusanu con un destro chirurgico (0-2). Nel secondo tempo, al 77′ Lautaro Martinez imita il suo compagno di reparto e, su assist di Skriniar da punizione, inventa un esterno destro clamoroso che termina in rete (0-3). Infine, al 92′ il tiro-cross di Rebic si stampa sulla traversa e permette a Onana di mantenere inviolata la sua porta.

SOSTITUZIONI – Al 63′, sul risultato di 0-2, arriva il primo cambio di Inzaghi: fuori Dimarco, dentro Gosens. Staffetta necessaria sulla fascia sinistra. Al 71′ primo doppio cambio per l’Inter: fuori Barella e Dzeko, dentro Gagliardini e Correa. Forza fresche tra centrocampo e attacco nell’ultimo quarto di gara. Infine, all’85′, ecco il secondo e ultimo doppio cambio nerazzurro: fuori Bastoni e Calhanoglu, dentro de Vrij e Asllani. L’olandese si piazza al centro della difesa facendo scalare Acerbi alla sua sinistra, mentre l’albanese agisce davanti alla difesa come regista.

L’articolo continua sotto il video LIVE MATCH di Milan-Inter con la Redazione di Inter-News.it

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Player Analysis: focus sul singolo nerazzurro

TOP – Nulla da dire sul protagonista assoluto quando la prestazione della squadra è così netta: Inzaghi (vedi pagelle di Milan-Inter). Prepara la partita perfetta e non deve nemmeno leggerla in modo diverso da quello che aveva già pensato in anticipo. Evita ogni esperimento e rischio, lasciando in panchina Lukaku per tutto il tempo. Si copre sul lato debole e lo trasforma in lato forte. Difesa attenta, centrocampo aggressivo, attacco decisamente cinico. Un capolavoro. Prof.

Post-Game Analysis: considerazioni finali su Milan-Inter

COMMENTO – Non c’è partita. E se non c’è partita, quando il tabellone dice 3-0, significa che una squadra ha dominato. E l’altra ha subìto. L’Inter va in vantaggio alla prima occasione utile, raddoppia già nel primo quarto di gara e cala il tris nel momento giusto per evitare qualsiasi sogno di rimonta. Il Milan non ne ha. A livello di gioco, a livello di grinta, a livello di testa. Il dominio nerazzurro è imbarazzante. La squadra di Inzaghi gioca palla a terra, a un tocco, tanto in orizzontale quanto in verticale, cercando sia l’ampiezza sia la profondità. Uno spettacolo, sul rettangolo verde, che non si vedeva da tempo a opera dei giocatori in maglia nerazzurra. E in una partita simile vale anche e molto di più. Il Super Derby di Milano si tinge di nerazzurro: la fame fa la differenza, la qualità anche. Una lezione di calcio, non indifferente, firmata Inzaghi.

OSSERVAZIONE – L’Inter è favorita solo per lo stato di forma, non per altro. Stato di forma che va oltre le aspettative. L’Inter di Inzaghi gioca, il Milan di Pioli no. Può sembrare solo una vittoria fisica, invece lo è soprattutto psicologica. Il livello tecnico-tattico della squadra nerazzurra è superiore dal primo all’ultimo minuto ma ciò che fa la differenza è la testa. L’Inter vuole a tutti i costi la vittoria, il Milan non sa cosa fare per evitare la sconfitta. La “cattiveria” è negli occhi e nelle gambe dei calciatori di Inzaghi. Forse sarà pure il segreto di “Mister Supercoppa” ma tant’è. Un’Inter così, senza insufficienze e con tante sufficienze strapiene, non si vedeva a tempo. La replica servirebbe il 5 febbraio, una data che può segnare il cambiamento un anno dopo il derby-beffa: Milan-Inter di Supercoppa Italiana 2022 è la partita perfetta dell’Era Inzaghi. E festa sia!

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