Le variazioni di formazione di Inzaghi non sono casuali. Il tecnico dell’Inter pondera e sceglie seguendo un criterio. Lo spiega il Corriere dello Sport.
CRITERIO DI SCELTA – Una delle certezze della stagione dell’Inter sono certamente le alternanze di formazione di Simone Inzaghi. Da inizio stagione si è tanto discusso della coperta lunga dei nerazzurri e l’allenatore piacentino ovviamente non può che sfruttarla. In vista di Inter-Salisburgo, per cui ci sono ancora molteplici dubbi, il Corriere dello Sport spiega che dietro ai cambi dei titolari di Inzaghi c’è un preciso criterio di scelta. Per la sfida di Champions League, per esempio, ne sono previsti minimo tre e massimo cinque, rispetto ai nomi visti in campo contro il Torino. Stando a quanto riportato dal quotidiano sportivo, la logica rispettata per le variazioni inzaghiane prevede che i nerazzurri abbiano più chance di partire dal 1′ se nella partita precedente hanno giocato solo 60 minuti o sono entrati in campo solamente negli ultimi 30. Chi è rimasto sul terreno di gioco fino al 90′, invece, parte svantaggiato rispetto ai compagni più freschi.
Fonte: Corriere dello Sport – Fabrizio Patania
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