Inter, riecco Lautaro Martinez! Asllani meglio, Zielinski passo indietro: le pagelle – CdS
L’Inter torna a vincere in campionato, lo fa a San Siro contro l’Empoli. I nerazzurri sbloccano con pazienza la partita con un gran gol di un Lautaro Martinez ritrovato. Meglio anche Kristjan Asllani, un po’ meno Piotr Zielinski. Ecco tutte le pagelle dei nerazzurri secondo il Corriere dello Sport.
LE PAGELLE – L’Inter supera l’Empoli con un netto 3-1, una prestazione che evidenzia la superiorità della squadra nerazzurra in campo. Yann Sommer inoperoso, non può nulla sull’unico tiro in porta degli ospiti (gol di Sebastiano Esposito), solo una volta sbaglia un appoggio con i piedi, ma il voto resta comunque sufficiente. Benjamin Pavard torna a giocare titolare e l’esperienza si sente, voto sufficiente così come tutto il reparto composto da Stefan de Vrij e Carlos Augusto. Forma straordinaria per Denzel Dumfries, seconda rete consecutiva e quinta in campionato, con uno stacco perentorio raddoppia il risultato dagli sviluppi di calcio d’angolo: voto 7. Lo stesso vale per Nicolò Barella, aumenta i giri del motore e migliora l’intensità di tutto il centrocampo, più di Kristjan Asllani che in cabina di regia gestisce meglio rispetto l’ultima col Bologna (voto 6,5). Passo indietro per Piotr Zielinski, tecnicamente superiore a tanti, ma il ritmo è lento (voto 5,5).
IN CATTEDRA – Il ritorno di Lautaro Martinez, ora possiamo finalmente dirlo. Colpito duramente al ginocchio a inizio gara, rientra in campo zoppicando, ma niente e nessuno può impedirgli di pressare i difensori avversari. Un capitano vero, e da trascinatore spacca la partita e la sblocca con un gran gol: con 7,5 in pagella è il migliore in campo. Entrano bene Marcus Thuram e Marko Arnautovic: quest’ultimo (voto 6,5) realizza l’assist per il compagno francese. Thuram entra a segna e si avvicina a Retegui nella classifica marcatori, anche per lui voto 6,5. Si vede poco Mehdi Taremi, titolare anche in questa sfida, anche se però corre, lotta e prende tante botte. Voto 5,5.
Fonte: Corriere dello Sport – Antonello Gioia