Inter-Napoli si gioca… Sulla fascia! Un duello chiave della gara – CdS
Prosegue la marcia di avvicinamento a Inter-Napoli, gara in programma questa sera a San Siro alle 20.45. Tanti i protagonisti su cui si possono posare gli occhi in vista della partita, ma secondo il Corriere dello Sport sarà particolarmente uno il duello più interessante
PROTAGONISTI – In un big match come Inter-Napoli di questa sera sono tanti i protagonisti. Basti pensare alla panchina, con il primo ritorno di Antonio Conte da ex nerazzurro a San Siro. O in campo, con l’altro ex di giornata Romelu Lukaku, pronto a tornare in uno stadio dove non sarà sicuramente accolto nel migliore dei modi, come accaduto lo scorso anno nella partita contro la Roma. Parlando sempre di ex, ci saranno anche Juan Jesus – in panchina e autore nella passata stagione del gol che decise l’1-1 proprio a Milano – e Matteo Politano, uno degli elementi del tridente che il tecnico Antonio Conte schiererà questa sera per cercare di mettere in difficoltà i nerazzurri e mantenere il primato della classifica prima della sosta per le nazionali.
Inter-Napoli, un duello accende la partita: l’importanza della fascia sinistra (nerazzurra)
DUELLO CHIAVE – Fra i tanti duelli attesi di Inter-Napoli, secondo il collega Alberto Polverosi del Corriere dello Sport sarà decisamente importante quello sulla fascia sinistra nerazzurra fra Federico Dimarco e Matteo Politano. Il motivo è presto detto: chi riuscirà fra i due a prendere più spazio al diretto avversario durante la partita avrà la maggior possiiblità di essere incisivo sulla gara. Basti pensare come proprio da Dimarco sia arrivato l’assist decisivo per la difficile vittoria contro il Venezia, con una palla data con il contagiri a Lautaro Martinez, bravissimo a sfruttarla e a trovare il gol decisivo. Ecco perché proprio l’esterno sinistro sarà l’uomo più importante di Simone Inzaghi a livello tattico e potrà scendere in campo dopo un turno di riposo in occasione della sfida contro l’Arsenal, vinta mercoledì in UEFA Champions League.
Fonte: Alberto Polverosi, Corriere dello Sport