Acerbi e Thuram regalano lo scudetto all’Inter nel match contro il Milan. Su Sky Sport 24 dopo il derby interviene anche Federico Dimarco.
GIOIA – Dopo la vittoria nella Stracittadina milanese Federico Dimarco dichiara: «Quando ci sono die peridi brutti bisogna dirsi le c ose in faccia, è quello che abbiamo fatto. Siamo cresciuti come gruppo e squadra. Siamo diventati una cosa unica insieme ai nostri tifosi e abbiamo coronato il sogno della seconda stella. Quando sono andato a Syon, con un infortunio grave, c’è stato un momento un po’ così così. Non sapevo se sarei potuto tornare a giocare al mio livello. Ho temuto di dover smettere perché non è stato un periodo facile. Poi da lì c’è stata la risalita, ho riconquistato l’Inter e adesso sono qui a festeggiare la seconda stella insieme ai miei compagni e ai miei tifosi».
DESTINO INTERISTA – Federico Dimarco continua, sulla vittoria arrivata proprio nel derby: «Da interista sicuramente è un’emozione incredibile, e penso che se fosse stato a parti inverse sarebbe stato lo stesso. Siamo felicissimi di averlo vinto in questa partita che per noi era importantissima perché sapevamo di poter riscrivere la storia. lo abbiamo fatto e siamo veramente orgogliosi di noi. Questo gruppo quest’anno ha fatto davvero qualcosa di straordinario. Predestinato? Mica tanto, ho dovuto soffrire per riguadagnare l’Inter. I predestinati sono altri. Ho sentito di tutto, sono stato zitto, ho lavorato sodo e sono contento di giocare con la mia squadra».
NAZIONALE E INTESA – Federico Dimarco, anche sull’Italia e i suoi compagni: «Nazionale? non mi sembra il momento di parlarne perché le scelte le fa il mister. Siamo un bel gruppo di interisti in Nazionale e cercheremo di portar ei nostri valori anche lì. L’alchimia con Bastoni? Noi scherziamo, ridiamo tutto il tempo. In allenamento non ci parliamo seriamente. Le giocate le studiamo ma è anche roba nostra. Ci capiamo al volo. Mi sembra che abbia fatto un’intervista Bastoni qualche settimana fa e penso che abbia ragione: quest’anno abbiamo dimostrato insieme a Mkhitaryan di essere un bel trio sulla fascia».
MOVIMENTI E MITI – Federico Dimarco conclude: «Il mister ogni tanto rosica quando mi sposto a destra, però ci sono state tante volte in cui abbiamo fatto gol quindi mi è andata bene. Sono movimenti che faccio io perché cerco di liberare lo spazio per ricevere palla io. Fortunatamente quest’anno abbiamo fatto tanti gol e sono faccio io. Dimash? Il soprannome che mi ha dato il mister. Se mi rivedo in Zanetti? Per quello che ha fatto lui penso sia irripetibile, penso che abbia scritto la storia. Siamo in tanti a rappresentare l’Inter, non sono l’unico. Ovvio che io sono dal 2004 dentro la famiglia Inter e quindi per me è una soddisfazione».
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