Interviste

Inzaghi: «Calhanoglu? Un retroscena. Frattesi può giocare dal 1’»

Conferenza stampa per Inzaghi ad Appiano Gentile alla vigilia di Inter-Real Sociedad. Partita che la sua squadra affronta per qualificarsi come prima nel girone D di Champions League.

CONFERENZA INZAGHI – Questa la conferenza stampa di Simone Inzaghi alla vigilia di Inter-Real Sociedad.

Che partita si aspetta?

Per quanto riguarda la partita di domani sera sappiamo tutti che sarà una partita contro un avversario di qualità. A loro cambia poco giocare in casa o fuori, l’anno scorso nel girone di Europa League hanno fatto tre vittorie su tre e quest’anno due su due. Affrontiamo una squadra di valore e bisognerà lavorare duro per vincere.

Si sente a livello top?

Il merito è di questo inizio. Il nostro percorso sarà molto lungo e ricco di insidie: fa piacere che questi quattro mesi si siano fatti nel migliore dei modi, però sappiamo che il calcio va velocemente. Domani è già un test molto impegnativo, però la squadra sa cosa vuol dire arrivare primi. Contro un avversario che ha fatto un percorso di tutto rispetto.

Domani ci dobbiamo attendere un turnover robusto come all’andata o è partita di certezze?

Ho qualcosa, chiaramente, come ho sempre fatto. Indipendentemente da Benfica, Real Sociedad o Salisburgo qualcosa cambierò: abbiamo qualche giocatore importante fuori, dovrò fare delle valutazioni. Devo vedere i valori dell’allenamento di stamattina, non abbiamo fatto tantissimo e visto dei video. Non parlerei di turnover ma di cambiamento come ho sempre fatto, accentuato nella partita di Lisbona perché i ragazzi erano stati talmente bravi a qualificarsi due giornate prima. Ce lo potevamo permettere, abbiamo approcciato male ma gli stessi ragazzi sono tornati in partita contro il Benfica che si gioca l’accesso in Europa League. È stata una grande partita anche a Lisbona.

Inzaghi, cosa darebbe in più la vittoria di domani?

Senz’altro grandissima fiducia. Poi sarebbe di grandissimo prestigio per la nostra società e importantissimo anche per avere teoricamente un sorteggio più soft. Sappiamo che in Champions League sono tutte partite estremamente difficili, però è un passaggio che vorremmo fare da primi in classifica.

Inzaghi, aver fatto più rotazioni in Champions League è perché la scelta precisa è il campionato?

Senz’altro è la fiducia che vedo negli allenamenti. Adesso parliamo di un sorteggio soft perché noi e la Real Sociedad siamo stati estremamente bravi nelle prime cinque gare. Ma l’avversario di domani era stato estratto nella quarta urna, il sorteggio non aveva due squadre fortissime come l’anno scorso ma non mi aveva entusiasmato. Siamo stati bravi a renderlo facile.

Le piacerebbe un ciclo lungo come Klopp o Guardiola?

Diciamo che quello è un obiettivo di tutti gli allenatori. Ho avuto un ciclo lunghissimo alla Lazio, il mio auspicio e augurio è rimanere quanto più possibile qui. Poi ci passa il campo, dove sappiamo di essere giudicati in ogni partita e ogni step. Dobbiamo sapere che i momenti nel calcio sono differenti, quando ci sarà qualche problema bisogna fare la differenza ed essere bravi.

Domani occasione per Cuadrado? Come si supera il loro pressing?

Sarà importantissima la fase di possesso e non possesso, dovremo essere bravi in entrambe le fasi. È una squadra che ti pressa, che gioca e che è da tanti anni con lo stesso allenatore: i princìpi sono quelli, non cambiano se giocano in casa o fuori casa. Per quanto riguarda Cuadrado sto valutando: non ho molta scelta lì, sono lui, Bisseck e Darmian. Due partiranno e l’altro me lo porto in panchina, sapendo che Bisseck e Darmian hanno giocato novanta minuti sabato e Cuadrado sta convivendo con un problema che non aveva mai avuto. Ma domani lo valuterò.

Quanto è prezioso avere un giocatore come Darmian?

Importantissimo. Matteo, come gli altri, sta facendo molto bene. Poi, entrando nello specifico, per quanto riguarda Matteo è uno di quei classici giocatori che gli allenatori vogliono avere in casa. Due giorni fa contro l’Udinese ha giocato quinto a destra, poi è andato quinto a sinistra e poi ha fatto il braccetto di sinistra. La domenica precedente a Napoli aveva fatto il braccetto di destra. Siamo molto contenti di averlo a disposizione, è un giocatore di esperienza internazionale che aiuta tutti i nuovi.

A chi paragona Calhanoglu? Com’è arrivata la scelta di Inzaghi di metterlo lì?

Per quanto riguarda Calhanoglu io ero diventato allenatore dell’Inter e, il giorno che ci fu quel problema importante di Eriksen, ho chiamato Marotta e Ausilio la sera stessa perché si leggeva che Calhanoglu non sarebbe rimasto al Milan e si sarebbe mosso. Dal momento in cui avevo chiamato i miei dirigenti mi avevano detto di averlo già contattato. L’idea comune era di portarlo qua, poi l’abbiamo preso per fare la mezzala ed è inutile negarlo. Le cose che sono successe durante l’anno, l’infortunio di Brozovic prolungato, mi ha convinto a metterlo lì negli allenamenti. E da lì sempre un crescendo. Per quanto riguarda il passato è un giocatore importante, con delle caratteristiche da play importanti. In questo momento è un giocatore molto forte.

Pavard a breve in campo?

Sì, Pavard ha superato il test sabato sera a San Siro (ride riferendosi al siparietto con Thuram, ndr). Penso che possa recuperare per la prossima gara, poi l’atmosfera che si vede è quella che viviamo. C’è un allenatore che fa delle scelte, chi va in panchina inizialmente non è contento ma rispetta delle scelte e sa che per quaranta o venticinque minuti può essere importantissimo.

Frattesi pronto per giocare dall’inizio?

Sta bene. L’avevo già visto bene in settimana, avevo il dubbio prima dell’Udinese sabato. In questi due giorni e mezzo si è allenato bene e penso possa giocare dall’inizio.

Sandro Caramazza

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