Inzaghi: «Gosens molto bene, ecco perché non è entrato. Nessuno aspetta»
Inzaghi ha appena concluso l’intervento in sala stampa al termine di Inter-Sampdoria 3-0, il facile anticipo serale della dodicesima giornata di Serie A. L’allenatore ha svolto la consueta conferenza post partita.
CONFERENZA INZAGHI – Questa la conferenza stampa di Simone Inzaghi nel post partita di Inter-Sampdoria.
L’anno scorso, dopo la dodicesima giornata, la classifica era molto simile: 32 punti il Napoli e 25 l’Inter, adesso 32 e 24. Per dire che è tornata in lotta serviranno le trasferte di Torino e Bergamo?
Sicuramente dobbiamo continuare come stiamo facendo adesso. Sappiamo che da qui alla sosta abbiamo un calendario tosto, però la squadra deve continuare. Abbiamo fatto sei vittorie e un pareggio, stiamo andando forte ma anche le altre. La classifica è simile all’anno scorso, dove abbiamo anche lì raggiunto la qualificazione agli ottavi di Champions League con una giornata d’anticipo. Siamo in una striscia importante, ma nessuno ci aspetta e dobbiamo andare forti fino alla sosta.
Oltre a Lukaku, di fatto, è come se fosse tornato Correa: assist la partita scorsa, gol da videogioco in questa. Quanto soddisfa Inzaghi rivederlo così?
Sono contento, perché è un ragazzo che conosco bene e so quello che può dare. A differenza di Lukaku, che si è fermato sessanta giorni, lui si è fermato per dieci: c’è differenza nei due rientri, chiaramente il Tucu è più avanti. Lukaku sta recuperando nel migliore dei modi, sono contento perché Dzeko e Lautaro Martinez hanno giocato ininterrottamente in questo mese di ottobre. Sono stati bravissimi, ma devono giocare tutti.
Gosens non ha giocato, ma sul 2-0 e 3-0 era comunque il primo ad alzarsi dalla panchina. Solo questione tecnica o non ancora al 100%?
Gosens sta molto molto bene. È un momento in cui devo fare delle scelte, Dimarco mi sta dando delle garanzie ma lo stesso discorso vale per Darmian e Bellanova. Sui quinti stiamo molto bene, Gosens l’ho fatto scaldare subito e avrei voluto inserirlo prima. Poi ho pensato di cambiare i due attaccanti, c’è stata l’ammonizione di Bastoni che stava facendo benissimo e ho fatto altre scelte, anche in vista della Juventus. Volevo inserire sia lui sia Bellanova, poi ho visto Calhanoglu stanchissimo e quando è andato a terra Dumfries dovevo mettere Bellanova. Per questo non è entrato Gosens, che è pienamente recuperato e l’abbiamo visto a Firenze. Giochiamo ogni due giorni, arriverà il suo momento.
Quanto margine di crescita c’è, secondo Inzaghi?
La classifica è simile allo scorso anno, la Champions League è stata uguale. In questo periodo era un campionato diverso, non c’era la sosta per i Mondiali. Da qui in avanti avevamo aumentato, adesso sappiamo di avere queste tre e la partita di Monaco. Il calendario è impegnativo però le guardiamo una alla volta e dobbiamo farle nel migliore dei modi.