Interviste

Inzaghi: «Solo l’inizio, vogliamo continuare! Non cerco rivincite»

Inzaghi ha ancora una volta smentito certe dicerie, vincendo il derby 5-1. Dopo Inter-Milan, l’allenatore si è fermato in sala stampa per la conferenza: ecco tutte le sue dichiarazioni.

CONFERENZA INZAGHI – Questa la conferenza stampa di Simone Inzaghi nel post partita di Inter-Milan.

Che segnale date al campionato?

Un segnale che volevo, un segnale di forza. Vincere cinque derby consecutivi mancava da tanto tempo, sono contento per tutta la famiglia Inter: è un qualcosa di importante, però in campionato siamo solo alla quarta giornata. Grandissima soddisfazione, però adesso arriva il difficile con tante partite ravvicinate e dobbiamo essere bravi ad affrontarle al meglio.

Che margine di miglioramento ha quest’Inter? Ci sono tanti nuovi acquisti ancora a zero minuti.

Chiaramente dobbiamo inserirli coi modi e i tempi giusti. Pavard è arrivato ed è un giocatore importantissimo, Sanchez è tornato in un modo perfetto ma chiaramente non aveva fatto il ritiro. Klaassen è un giocatore importante, abbiamo cambiato tanto con tredici giocatori nuovi. Adesso stanno giocando Sommer e Thuram, ma arriverà il momento di tutti e giocheranno tutti quanti.

Un giudizio sui cambi?

Come nelle altre partite sono entrati molto bene. Era un momento dove non c’erano avvisaglie e abbiamo preso il gol di Leao, nel primo tempo potevamo essere più puliti tecnicamente dopo il gol del vantaggio. Dopo il gol del 2-1 sono stati molto bravi quelli che sono entrati, perché ci hanno permesso di alzare il baricentro, non rischiare nulla e fare altri tre gol. Dobbiamo continuare così, con questo spirito e questa concentrazione visti dal 13 luglio.

Inzaghi, che rapporto si è creato coi suoi giocatori?

Ho un ottimo rapporto con questo gruppo. Dal mio arrivo a Milano coi ragazzi si è instaurato un ottimo rapporto. Sappiamo che la nostra gente determinate partite le sente ancora di più, ci hanno trascinato tutti assieme e dev’essere l’inizio di una stagione da continuare in questo modo. Sappiamo che sarà difficilissimo, ma in questi due anni abbiamo fatto cose importanti e dobbiamo continuare così.

Come sta Dimarco?

Non sembra nulla. In quel momento è rimasto a terra, poi gliel’ho chiesto quando è uscito ma il dottore non mi aveva comunicato nulla. Dimarco è uno di quelli che aveva speso tanto in nazionale, uguale Bastoni, Barella e i sudamericani che sono tornati. Temevo questa partita, perché i tre sudamericani li ho visti ventiquattro ore fa, gli italiani e gli altri li avevo visti con tre giorni d’anticipo. Di sudamericani ne ho tre importanti e li ho visti solo ventiquattro ore fa, però con questo atteggiamento possiamo fare cose importanti.

Inzaghi, ieri ha ironizzato per certi commenti sull’Inter. Ora cosa vuole dire?

Non è un problema. Sono molto soddisfatto, è normale che si dica questo. Quello che posso dire è che cercheremo di fare il più possibile partite come negli ultimi due anni, dove abbiamo fatto tanto. Poi vedremo dove poter arrivare e che Inter sarà.

Dal derby di Giroud tante rivincite prese.

Non ho bisogno di rivincite, conosco solo il lavoro. Col mio staff siamo rimasti molto lucidi, abbiamo avuto dei ragazzi che ci hanno supportato nel migliore dei modi sempre per il bene comune che è l’Inter. Poi è chiaro che ci sono giorni dove si viene criticati e dove si ricevono complimenti. Dobbiamo continuare così, però stasera è giusto essere contenti: abbiamo reso felici i nostri tifosi, lavoriamo ogni settimana per dare loro queste soddisfazioni.

Thuram può diventare più forte di Lukaku?

Questo chiaramente è un paragone che lo dirà il tempo. Io posso parlare di Thuram che stasera, anche se diciamo che parlare di singoli non è giusto, bravissimo e deve continuare così. Si è inserito benissimo, sempre disponibile, ma parlare di singoli è riduttivo: avete visto i subentrati cos’hanno fatto. L’unico mio desiderio è che si possa continuare così: abbiamo fatto queste quattro partite con tanti giorni per poterle preparare, adesso inizia un nuovo campionato con partite ogni due giorni e mezzo. Ma ho la fortuna di avere giocatori preparati.

Come mai Inter e Milan sono cambiate parecchio dall’anno scorso ma la trama del derby è stata la stessa?

Io ho detto ieri che i princìpi sono rimasti gli stessi. Chiaramente sappiamo che il Milan è un’ottima squadra, organizzata, che è venuta a prenderci in un determinato modo. Noi siamo stati bravi a fare un’ottima partita, concentrati nelle distanze e abbiamo fatto gol nei momenti giusti. Magari dopo il 2-1 potevamo fare meglio, ma non abbiamo rischiato nulla: abbiamo rispettato il Milan e vinto la partita in modo largo. Ci fa piacere perché è un derby ed è il quinto di fila, è una grande soddisfazione per la famiglia Inter ma è solo l’inizio e vogliamo continuare.

Con questo Frattesi, per Inzaghi, è possibile far riposare Calhanoglu con un nuovo assetto?

Vedremo. C’è Asllani che molte società ci hanno richiesto, in un centrocampo così non è facile trovare spazio ma sta lavorando molto bene e deve continuare così. Stasera è entrato Frattesi, avevamo Klaassen e Sensi in panchina e ogni volta dovrò scegliere quelli migliori.

Riccardo Spignesi

Studente (ancora per poco) all’Università Statale di Milano. Redattore anche per SpazioCalcio.it e BetClic, estremamente fissato con il calcio.

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