Lautaro Martinez: «Inter, manca l’ultimo passo! Sensazione simile al Mondiale»
Lautaro Martinez è atteso dalla quarta finale in sei mesi, dopo aver vinto quelle dei Mondiali, di Supercoppa Italiana e Coppa Italia (le ultime due segnando). Alla vigilia dell’ultimo atto, il Toro è apparso molto carico in conferenza stampa. Segui qui la diretta anche con Calhanoglu, Darmian e Inzaghi.
CONFERENZA CALHANOGLU – Questa la conferenza stampa di Lautaro Martinez alla vigilia di Manchester City-Inter.
Analogie e differenze con la finale dei Mondiali?
Sono le due finali più importanti che un giocatore può giocare. L’unica cosa che cambia è la maglia, le sensazioni sono le stesse: uniche, di arrivare fino in fondo. È merito del lavoro che abbiamo fatto tutto l’anno, in gruppo. Come ha detto Darmian è quello che conta, l’importante per ottenere obiettivi. Siamo all’ultimo passo e dobbiamo essere pronti per questa partita molto importante per tutto il popolo nerazzurro, la squadra e la tifoseria.
Hai parlato con Julian Alvarez? Il Manchester City gioca tenendo molto palla.
Sappiamo che il Manchester City è una squadra molto difficile da affrontare per le qualità che ha, però siamo pronti a fare il nostro lavoro per ottenere un vantaggio. Abbiamo preparato bene la partita, nella maniera migliore, ora manca l’ultimo allenamento per limare i dettagli. Poi in campo dovremo mettere tutto quello che abbiamo preparato. Con Julian Alvarez non abbiamo parlato, l’ho invitato al matrimonio ma non è potuto venire.
Vincere anche la Champions League renderebbe quest’anno il migliore della tua vita?
Sì. Abbiamo ottenuto risultati importanti con l’Inter come la Supercoppa Italiana e la Coppa Italia, sei mesi fa ho potuto giocare e vincere in finale ai Mondiali. Ora ci tocca il Manchester City, sono contento del presente e della stagione che ho potuto fare. Speriamo di completarla nella maniera migliore.
Per un problema fisico non potrai giocare le amichevoli con l’Argentina, per domani sei al 100%?
La questione alla caviglia è già passata. È stata una stagione molto intensa, ho giocato con molto dolore ai Mondiali però mi sono curato e sto bene. Ho parlato con Scaloni, mi ha dato del riposo per la stagione che ho avuto e la finale che stiamo per affrontare. Farò riposare la caviglia, dopo tutte le partite e le medicazioni che ho fatto per giocare ai Mondiali.
Lautaro Martinez, dopo i Mondiali ritieni di essere diventato uno dei leader del gruppo?
Questa partita significa tanto non solo per me ma per tutta la squadra. Era un obiettivo, abbiamo affrontato un girone all’inizio tosto dove abbiamo incontrato il Bayern Monaco e il Barcellona. Merito nostro di passare il turno, dopo abbiamo affrontato Porto, Benfica e Milan. Siamo arrivati in finale per merito nostro, per il lavoro che abbiamo fatto col mister e il suo staff. Io ho imparato tanto, cerco di imparare ogni giorno. Sento tanta responsabilità essendo da cinque anni all’Inter, ma tutti i compagni saranno pronti per questa partita molto importante.
Si dice che il Manchester City abbia l’ossessione di vincere, mentre per l’Inter sia un sogno. È vero?
Non lo so, ma abbiamo tanta voglia di portare la coppa a Milano. Speriamo di fare una bella partita, di portare a casa un risultato e tornare a Milano con la coppa. Poi fra ossessione è sogno è vero che è un sogno molto grande, anche molto difficile perché abbiamo fatto tanta fatica per essere qui. Dobbiamo fare di tutto per portare a casa la coppa.
Domani sera che partita farete?
Sicuramente la personalità non può mancare, quella è la prima cosa. Poi il cuore deve esserci sempre, quindi la voglia di vincere e alzare trofei. In questi anni abbiamo riportato trofei che a Milano mancavano da tanto tempo, domani possiamo farlo con un altro. Personalità, coraggio e petto in fuori.
Nel 2010 il finalizzatore era Milito, ora un altro argentino come Lautaro Martinez. È un segnale?
So quello che ha fatto Milito in questo club e in finale di Champions League. È un orgoglio per me che abbia potuto lasciare un segno in questo club, spero che domani possa riuscire a fare una grande partita, aiutare i miei compagni e ripetere quello che ha fatto Milito diventando un idolo di questa squadra.