CONFERENZA – Inzaghi e Darmian alla vigilia di Inter-Real Sociedad
Inzaghi e Darmian sono stati protagonisti della conferenza stampa di vigilia di Inter-Real Sociedad. L’allenatore e il difensore hanno risposto alle domande dei giornalisti presenti a partire dalle ore 15. Rileggi il contenuto della diretta testuale (aggiornato dal basso verso l’alto).
15.20 Finisce qui la conferenza stampa di Inzaghi e Darmian, alle 18 parleranno Alguacil e un giocatore della Real Sociedad.
Frattesi pronto per giocare dall’inizio?
Sta bene. L’avevo già visto bene in settimana, avevo il dubbio prima dell’Udinese sabato. In questi due giorni e mezzo si è allenato bene e penso possa giocare dall’inizio.
Pavard a breve in campo?
Sì, Pavard ha superato il test sabato sera a San Siro (ride riferendosi al siparietto con Thuram, ndr). Penso che possa recuperare per la prossima gara, poi l’atmosfera che si vede è quella che viviamo. C’è un allenatore che fa delle scelte, chi va in panchina inizialmente non è contento ma rispetta delle scelte e sa che per quaranta o venticinque minuti può essere importantissimo.
A chi paragona Calhanoglu? Com’è arrivata la scelta di Inzaghi di metterlo lì?
Per quanto riguarda Calhanoglu io ero diventato allenatore dell’Inter e, il giorno che ci fu quel problema importante di Eriksen, ho chiamato Marotta e Ausilio la sera stessa perché si leggeva che Calhanoglu non sarebbe rimasto al Milan e si sarebbe mosso. Dal momento in cui avevo chiamato i miei dirigenti mi avevano detto di averlo già contattato. L’idea comune era di portarlo qua, poi l’abbiamo preso per fare la mezzala ed è inutile negarlo. Le cose che sono successe durante l’anno, l’infortunio di Brozovic prolungato, mi ha convinto a metterlo lì negli allenamenti. E da lì sempre un crescendo. Per quanto riguarda il passato è un giocatore importante, con delle caratteristiche da play importanti. In questo momento è un giocatore molto forte.
Quanto è prezioso avere un giocatore come Darmian?
Importantissimo. Matteo, come gli altri, sta facendo molto bene. Poi, entrando nello specifico, per quanto riguarda Matteo è uno di quei classici giocatori che gli allenatori vogliono avere in casa. Due giorni fa contro l’Udinese ha giocato quinto a destra, poi è andato quinto a sinistra e poi ha fatto il braccetto di sinistra. La domenica precedente a Napoli aveva fatto il braccetto di destra. Siamo molto contenti di averlo a disposizione, è un giocatore di esperienza internazionale che aiuta tutti i nuovi.
Domani occasione per Cuadrado? Come si supera il loro pressing?
Sarà importantissima la fase di possesso e non possesso, dovremo essere bravi in entrambe le fasi. È una squadra che ti pressa, che gioca e che è da tanti anni con lo stesso allenatore: i princìpi sono quelli, non cambiano se giocano in casa o fuori casa. Per quanto riguarda Cuadrado sto valutando: non ho molta scelta lì, sono lui, Bisseck e Darmian. Due partiranno e l’altro me lo porto in panchina, sapendo che Bisseck e Darmian hanno giocato novanta minuti sabato e Cuadrado sta convivendo con un problema che non aveva mai avuto. Ma domani lo valuterò.
Le piacerebbe un ciclo lungo come Klopp o Guardiola?
Diciamo che quello è un obiettivo di tutti gli allenatori. Ho avuto un ciclo lunghissimo alla Lazio, il mio auspicio e augurio è rimanere quanto più possibile qui. Poi ci passa il campo, dove sappiamo di essere giudicati in ogni partita e ogni step. Dobbiamo sapere che i momenti nel calcio sono differenti, quando ci sarà qualche problema bisogna fare la differenza ed essere bravi.
Inzaghi, aver fatto più rotazioni in Champions League è perché la scelta precisa è il campionato?
Senz’altro è la fiducia che vedo negli allenamenti. Adesso parliamo di un sorteggio soft perché noi e la Real Sociedad siamo stati estremamente bravi nelle prime cinque gare. Ma l’avversario di domani era stato estratto nella quarta urna, il sorteggio non aveva due squadre fortissime come l’anno scorso ma non mi aveva entusiasmato. Siamo stati bravi a renderlo facile.
Inzaghi, cosa darebbe in più la vittoria di domani?
Senz’altro grandissima fiducia. Poi sarebbe di grandissimo prestigio per la nostra società e importantissimo anche per avere teoricamente un sorteggio più soft. Sappiamo che in Champions League sono tutte partite estremamente difficili, però è un passaggio che vorremmo fare da primi in classifica.
Domani ci dobbiamo attendere un turnover robusto come all’andata o è partita di certezze?
Ho qualcosa, chiaramente, come ho sempre fatto. Indipendentemente da Benfica, Real Sociedad o Salisburgo qualcosa cambierò: abbiamo qualche giocatore importante fuori, dovrò fare delle valutazioni. Devo vedere i valori dell’allenamento di stamattina, non abbiamo fatto tantissimo e visto dei video. Non parlerei di turnover ma di cambiamento come ho sempre fatto, accentuato nella partita di Lisbona perché i ragazzi erano stati talmente bravi a qualificarsi due giornate prima. Ce lo potevamo permettere, abbiamo approcciato male ma gli stessi ragazzi sono tornati in partita contro il Benfica che si gioca l’accesso in Europa League. È stata una grande partita anche a Lisbona.
Si sente a livello top?
Il merito è di questo inizio. Il nostro percorso sarà molto lungo e ricco di insidie: fa piacere che questi quattro mesi si siano fatti nel migliore dei modi, però sappiamo che il calcio va velocemente. Domani è già un test molto impegnativo, però la squadra sa cosa vuol dire arrivare primi. Contro un avversario che ha fatto un percorso di tutto rispetto.
Che partita si aspetta?
Per quanto riguarda la partita di domani sera sappiamo tutti che sarà una partita contro un avversario di qualità. A loro cambia poco giocare in casa o fuori, l’anno scorso nel girone di Europa League hanno fatto tre vittorie su tre e quest’anno due su due. Affrontiamo una squadra di valore e bisognerà lavorare duro per vincere.
15.07 Finisce Darmian, ora tocca a Inzaghi.
Come sta lavorando Bisseck?
È un giocatore che ha grandi qualità. È giovane, ha grandi margini di miglioramento. Fin dal primo giorno abbiamo cercato di farlo sentire a casa, perché veniva da un’esperienza e da una cultura diversa. È importante, per tutti quelli che arrivano in un gruppo nuovo, farli sentire subito a loro agio: lui si è messo subito a disposizione per migliorare, ben vengano questo tipo di giocatori e ragazzi. L’ha già dimostrato quando è stato chiamato in causa in stagione.
Avere un gruppo con molti italiani dà davvero qualcosa in più?
Penso che alla base dei risultati e di costruire qualcosa ci sia il gruppo, a prescindere che ci siano diversi italiani. Penso che questo sia un gruppo sano, un gruppo valido: siamo bene insieme e lo trasmettiamo anche in campo. Dobbiamo continuare così, perché siamo sulla strada giusta.
Darmian, è il momento migliore della tua carriera?
Un segreto non c’è. È il momento migliore della mia carriera? Sicuramente mi fa piacere avere la fiducia di tutti, mi spinge di dare sempre qualcosa di più giorno dopo giorno. Poi, quando il mister mi fa giocare, cerco di fare del mio meglio e aiutare la squadra a raggiungere gli obiettivi.
Quanto può influenzare il fatto di avere solo un risultato a disposizione per arrivare primi?
Noi domani scenderemo in campo come sempre fatto da inizio stagione, cercando di trovare la vittoria. Non sarà facile perché l’avversario ha grandi qualità, ma ci proveremo col giusto atteggiamento e le giuste qualità.
È davvero scattato qualcosa all’interno dello spogliatoio dopo la finale di Champions League dell’anno scorso?
Come ho detto prima sicuramente abbiamo cercato di imparare dagli errori che abbiamo commesso lo scorso anno. Abbiamo iniziato, fin dal primo giorno quest’anno, a lavorare nel migliore dei modi: penso che siamo un bel gruppo. La stagione però è ancora lunga, dobbiamo continuare così.
C’è la consapevolezza di andare ad affrontare un avversario che può far soffrire l’Inter come non succede abitualmente?
Sapevamo già da prima dell’inizio del girone quanto fosse difficile affrontare la Real Sociedad. È una squadra forte con grande organizzazione, grande ritmo e grande qualità: l’ha dimostrato nella partita d’andata e non solo. Penso che sia una qualificazione meritata anche per loro, ma domani bisognerà vincere per il primo posto.
Tutti dicono che l’Inter quest’anno è più forte. Per voi giocatori cos’è cambiato?
Per noi non è cambiato un granché. Cerchiamo di scendere sempre in campo con la giusta determinazione per portare a casa la vittoria. L’anno scorso, soprattutto in campionato, non siamo riusciti a dare continuità di risultati e dobbiamo cercare di evitare questo errore.
15.00 Si comincia con Darmian.
14.45 Un quarto d’ora all’inizio della conferenza stampa di Simone Inzaghi. Il tecnico presenterà Inter-Real Sociedad, partita in programma domani alle ore 21 allo Stadio Giuseppe Meazza e valida per la sesta giornata del Gruppo D di Champions League. Con lui ci sarà anche Matteo Darmian. Nell’attesa leggi le novità dall’allenamento di rifinitura.