Grande festa a Milano: l’Inter conquista il suo ventesimo scudetto. Le parole di Giuseppe Marotta su Sky Sport 24 dopo il trionfo nel derby.
DEDICA – Giuseppe Marotta dopo la conquista dello scudetto dichiara: «Questo è un obiettivo che cercavamo. Lo dedico al nostro presidente Zhang, che non è qui con noi ma ha sofferto insieme a noi. Lo abbiamo sentito dopo la partita. A lui la dedica e ai nostri splendidi e straordinari tifosi. Non solo a quelli sugli spalti ma anche in quelli in tutti le città che stanno festeggiando. I meriti al leader Inzaghi e poi a tutti i miei colleghi, Ausilio, Baccin, Zanetti e tutte le aree della società, sia sportive che corporate. Donne e uomini che hanno supportato questa magnifica squadra. La seconda stella è qualcosa che mancava e che volevamo assolutamente ottenere e ci siamo riusciti. Sono molto emozionato perché vincere da una parte e dall’altra è speciale».
CICLO – Giuseppe Marotta sul percorso dell’Inter: «Questo è un ciclo, che prima o poi finisce. Ma ancora non abbiamo raggiunto il massimo. Abbiamo creato un modello, che abbiamo valorizzato. Il leader del gruppo è l’allenatore e noi l’abbiamo supportato, anche nei momenti di difficoltà come l’anno scorso. C’è stato un momento di difficoltà ma noi eravamo vicini e sapevamo che era una difficoltà che potevamo superare e l’abbiamo fatto. Questa è la nostra forza, il fatto di avere uno zoccolo duro di italiani, fondamentali per inculcare un valore di appartenenza. Anche quando ci sono i giocatori stranieri, quest’anno ne sono arrivati dodici da altri club, c’è questo contagio da parte del gruppo storico che riesce ad inculcare questa mentalità. E anche oggi abbiamo finito, con fatica, ma sempre col coltello fra i denti. Questa è la caratteristica di questa squadra».
SOSTENIBILITÀ – Sui rinnovi di contratto Giuseppe Marotta: «I rinnovi di Lautaro Martinez e Inzaghi? Non ci saranno problemi. Da parte loro c’è grande voglia di continuare con noi quindi è obbligatorio arrivare a una definizione del contratto e lo faremo con calma. Questo era il primo obiettivo, dopo di che domani potremo pensare anche al futuro. Io sono contentissimo di stare all’Inter, sono felice, grande società. andrò avanti fino a che le forze me lo fanno fare. Non sto male ma è uno stress. Il prossimo obiettivo sarà riconfermarsi, anche se l’esperienza ci dice che dobbiamo ripartire con grande umiltà e senza fare le rivoluzioni. Noi dobbiamo badare, oltre alle analisi calcistiche, a mantenere un concetto di sostenibilità. Evidente che dobbiamo dare un occhio al bilancio, ma lo abbiamo fatto anche l’anno scorso e abbiamo avuto successo. Tutte le squadre italiane ormai non possono sperperare e devo affidarsi a competenza e creatività nel calcio mercato. Noi riusciamo a fare questo per cui dico che i nostri tifosi possono essere fiduciosi».
ESPERIENZA – Giuseppe Marotta sulle cretiche all’Inter: «Noi abbiamo anche un livello di esperienza, come singoli dirigenti. Gestire questi momenti non è stato facile perché soprattutto quando una squadra vince subentrano dei sentimenti un po’ che ci possono mettere in difficoltà, come la cultura dell’invidia e tante altre situazioni. Bisogna essere bravi nel farsi scivolare addosso le insinuazioni e non rispondere sempre. La capacità è proprio quella di chiudersi a riccio e andare avanti per la propria strada, nonostante le critiche e i giudizi lesivi per la nostra reputazione. E noi ci siamo riusciti».
CORAGGIO – Giuseppe Marotta sul mercato: «Noi siamo una squadra fuori dal campo che riesce a non allarmarsi nel momento in cui ci sono partenze importanti. Sono andati via giocatori come Hakimi e Lukaku, nonostante tutto li abbiamo sostituiti degnamenti avendo anche un vantaggio da un punto di vista economico. Il coraggio di agire e di rischiare, queste sono caratteristiche molto positive. La Champions League è un torneo quindi a differenza del campionato dove vince sempre il migliore è fatta anche di circostanze favorevoli. Quest’anno forse noi avremmo potuto fare meglio però ci siamo persi in quel di Madrid. Lì dobbiamo migliorare. Il nostro modello, che ritengo molto positivo, deve trovare nella Champions League la giusta determinazione avuta l’anno scorso arrivando in finale. Dobbiamo migliore, ma credo più nella mentalità, che nell’aspetto tattico e agonistico perché lì Inzaghi è molto bravo e non ci son problemi».
PROSEGUIRE – Giuseppe Marotta conclude: «Con Zhang abbiamo parlato di questa problematica e la sua intenzione è quella di proseguire al vertice. Questo il dato di fatto più importante, poi sarà la proprietà annunciare quello che è giusto che venga annunciato. Ma da parte della proprietà e del presidente non solo c’è la voglia di proseguire ma anche la determinazione di farlo. dunque per noi non cambia nulla. Sicuramente andremo avanti col nostro modello. Del resto tutte le squadre italiane in questo momento non possono sperperare ma devono essere brave nell’ambito del coraggio e della competenza per fare le operazioni giuste. Condividiamo tutte le scelte e ci ha fatto lavorare con molta tranquillità e questa è una grande virtù che lui ci ha fato ed è soddisfacente per portare avanti un bel lavoro».
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