Giuseppe Marotta, il volto dello Scudetto dell’Inter, ha aggiornato sulle situazioni rinnovi in casa nerazzurra e non solo su Sky Sport.
VOGLIA DI INTER – Giuseppe Marotta ha confermato: «C’è tutta l’essenza dell’Inter. I tifosi rappresentano una grandissima parte della città di Milano. Questo è un giorno indimenticabile anche per me che ho vinto qualche titolo. Io credo che spesso si immagina che le società debbano essere ricche e dispendiose, io sono dell’avviso che bisogna saper scegliere persone con valori. Bisogna avere umiltà e coraggio di arrivare ad obiettivi ambiziosi. Bisogna portare i giocatori a fare sempre il massimo. Appartenenza, programmazione che è importante. Valorizzare le risorse attraverso un programma che dev’essere impostato dal management. Ognuno deve avere ruoli di responsabilità. Vincere è sempre bello, che sia la Serie B o la A. Io non ho mai vissuto quest’emozione, con il Covid non l’avevamo vissuta. Oggi è diversa, è sempre qualcosa di straordinario. Fa parte delle pagine belle della mia vita. Zhang è in contatto con noi in videochiamata, sta vedendo. Rinnovi? Non ci sono giocatori che ci generano ansia. Nessuno scade nel 2024, affrontiamo tutto con calma e rispetto dei tesserati. Con Ausilio verificheremo i contratti, tutti vogliono continuare con noi. Il ciclo non è neanche a metà, vogliamo confermare tutti i giocatori. Io sono dentro questo mondo da quando sono ragazzo, ho sbagliato tanto e ho imparato dagli errori. Mi sento un manager esperto, riesco a consigliare le persone che sono vicine a me».
SOCIETÀ – Marotta ha detto sulla società: «Vorrei dare un contributo al mondo dello sport, deve diventare una palestra di vita per i nostri ragazzi. C’è ancora da fare, io non riesco a concepire che per praticare il gioco del calcio bisogna pagare delle quote. Molto limitativo nei confronti di ragazzini figli di povere famiglie. Lo sport dev’essere gratuito per tutti fino ad una certa età. Le idee sono complementari ad altri valori, dobbiamo fare un mercato creativo. Io, Ausilio e Baccin dobbiamo avere alternative alle partenze, ora non in programma. Nel tempo sono partiti Lukaku, Onana , Hakimi e tanti altri ma il management ha trovato sostituti all’altezza. Oggi vinciamo dopo aver sostituito 12 giocatori ad inizio anno. Non dobbiamo aver paura delle critiche. Bisogna avere il coraggio di dire che siamo forti a prescindere dai giocatori che compriamo e abbiamo. Champions League? Aiuterebbe a creare una stagione meno stressante rispetto a quella attuale. I grandi club sono per le 18 squadre, rischiamo di fare 60 partite l’anno prossimo. C’è un protesta della federazione internazionale dei calciatori, servirebbe diminuire il numero delle partite. Un po’ di merito ce lo assegniamo, se siamo qua è perché abbiamo lavorato bene. La società non è mai venuta meno, la proprietà ci ha dato sicurezza in tante scelte. Abbiamo messo passione, lavoro, siamo riusciti a ottenere questi risultati. Una proprietà che delega molto è atto di superiorità»
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