Pioli: «Vogliamo vincere! Inter ha punti deboli. Milan non ha la pancia piena»
Stefano Pioli ha appena concluso la conferenza stampa di vigilia della sfida di Supercoppa Italiana Milan-Inter (vedi articolo). L’allenatore ha presentato l’importante sfida di domani considerando anche il momento della squadra considerati gli ultimi due pareggi contro Roma e Lecce.
CONFERENZA PIOLI – Questa la conferenza stampa di Stefano Pioli alla vigilia di Milan-Inter di Supercoppa Italiana.
Come si prepara una sfida così importante?
È una partita importante, affrontiamo i nostri rivali, contro di loro sono sempre state partite energiche. Quelli che abbiamo battuto negli ultimi due derby. Tutte partite molto intense dove dentro abbiamo dovuto superare delle difficoltà e quindi dobbiamo essere preparati a mettere dentro la nostra miglior prestazione.
È un po’ il derby del riscatto? Quanto sarebbe importante vincere
È importantissimo perché abbiamo vinto solo l’anno scorso, ma è stata una competizione. Abbiamo un’altra possibilità contro un avversario forte. Vincere un trofeo significherebbe migliorare il nostro livello e la mentalità vincente. Riscatto? L’ultima settimana non è stata la migliore, però domani è un’altra storia. Tutti i derby sono una storia a sé. Non stai lì a pensare alla classifica.
È una partita spartiacque per la stagione del Milan, è esagerazione?
È una partita importante perché il primo obiettivo è stato perso e questo è un altro obiettivo. In tutte e quattro le competizioni volevamo essere competitivi e vogliamo giocarle al massimo.
Qualcuno comincia a scrivere che questo Milan abbia meno fame della scorsa stagione, è una cosa che puoi riscontrare o non è vera?
Il nostro è un ambiente di luoghi comuni. Come fa una squadra ad avere la pancia piena dove la maggior parte dei componenti è giovane e ha vinto un solo trofeo? C’è solo una parola che dobbiamo avere in testa: bel gioco. Si vince quando hai qualità di scelte. Abbiamo avuto tanti periodi positivi e una qualità alta, se abbassiamo la qualità è più difficile vincere le partite. Non è questione di pancia piena.
Il calo che c’è stato dipende anche dalla sosta lunga o forse il fatto che si giochi dopo un mese fermo ogni tre giorni è troppo?
Può essere. È una chiave di lettura che ci sta. Stare fermi dopo 50 giorni e poi riprendere ogni tre giorni sia per i giocatori che sono stati fermi sia per quelli che hanno partecipato al Mondiale può essere pesante. Nell’arco di una stagione è impossibile non avere dei momenti dove non riesci a rendere al 100%. Il campionato è la fotografia esatta, solo una squadra ha avuto una flessione che sta facendo un campionato eccezionale.
Sarà una vigilia più facile o difficile delle altre partite? Cosa ti preoccupa degli avversari?
È una vigilia di una finale, non sarà più facile o difficile. Gli avversari sono forti che ci hanno sempre creato difficoltà anche quando abbiamo vinto. Avremo il nostro piano e strategia da portare avanti per novantacinque minuti o di più, quelli che saranno.
Guardando il primo tempo con il Lecce ci si chiedeva se quello fosse davvero il Milan, è così?
Il Milan non è quello, non abbiamo nessun dubbio. In questo percorso abbiamo dimostrato le nostre qualità. Domani mi aspetto una squadra di livello.
L’Inter ha un punto debole? C’era anche ai suoi tempi o sono problemi nuovi?
Io guardo l’Inter di adesso come un rivale forte. Tutte le squadre hanno dei punti deboli e li avranno anche loro.
È un momento differente da quando è al Milan? Essendo i favoriti, c’è una differenza nello gestire? Che motivazione si è dato riguardo le difficoltà della difesa
I momenti ci sono sempre stati e li abbiamo superati pensando di essere sempre più squadra. Non cambia il nostro atteggiamento di fronte a questo momento. Domani giochiamo una finale, non può essere né un momento difficile o delicato. Sarà un momento di orgoglio e di convinzione. Stiamo segnando con una buona continuità ma dobbiamo ritrovare una solidità difensiva.
Ti ha sorpreso di più i tanti complimenti l’estate che hai vissuto o le critiche di adesso anche feroci?
Nessuna delle due perché faccio parte di questo mondo da troppo tempo per non sapere che non c’è mai un equilibrio. Non ho mai esagerato da una parte o dall’altra, si va avanti con grande lucidità cercando di risolvere i problemi con il miglior equilibrio possibile.
Come i calciatori migliorano, lei si sente migliorato rispetto al suo passato all’Inter e in quale aspetto?
Sicuramente sono migliorato, fa parte della crescita di ogni professionista. Credo di essere migliorato in tante situazioni ma dovrò fare dei passi in avanti.
I tempi duri rendono gli uomini forti, e gli uomini forti rendono i tempi facili. È un tempo duro per il Milan?
Se parli del mio percorso sì perché ho assolutamente imparato dalle mie esperienze negative. Non è un tempo duro per il Milan perché non gioca una Supercoppa da vincente da tanto tempo. Ha la possibilità di vincere un trofeo. È un onore e un orgoglio essere qui, ma passa della strada tra giocare e vincere.