Lazio-Inter termina 3-1. Prestazione dimenticare per la squadra di Inzaghi a Roma, dove il tris degli uomini di Sarri riassume bene la serata da dimenticare. Malissimo tutti ma il peggiore è proprio in panchina. Si “salva” solo Lautaro Martinez, autore del gol del pareggio che illude. Di seguito le pagelle di Lazio-Inter in Serie A
SAMIR HANDANOVIC 5 – Particolarmente concentrato, soprattutto quando capisce che sarà una serata in cui tenere la porta inviolata può essere un’impresa. Impresa che non riesce. Felipe Anderson lo fulmina. Luis Alberto e Pedro di più. Passivo pesante nonostante qualche parata.
MILAN SKRINIAR 5 – Un muro che non ha paura di nessuno. Come quando mette la testa sulla bella conclusione di Zaccagni, salvando in corner. Poi non può nulla quando la squadra crolla. Ed è un blackout collettivo non salvabile.
STEFAN DE VRIJ 5 – Partita in cui sono giustificati i fischi sia degli ex tifosi sia dei tifosi attuali. Gira tutto male. Il tris di Pedro lo dimostra. Vive serate migliori.
ALESSANDRO BASTONI 4.5 – Se Dimarco ha dieci colpe sull’1-0 della Lazio, il numero 95 ne ha venti. Colpevole dello svantaggio e poco preciso in tutte le giocate sia offensive sia difensive. Dietro giocano tutti male ma è il peggiore del terzetto.
DENZEL DUMFRIES 6.5 – L’unico a salvarsi a centrocampo. Soprattutto nel primo tempo, quando prova a fare il suo mentre gli altri dormono. Si esalta nelle mischie, come dimostrato dall’assist per Lautaro Martinez. Perché Inzaghi lo sostituisce?
– Dal 69′ MATTEO DARMIAN 4 – Mai entrato così male. Partecipa all’uno-due biancoceleste senza capire cosa stia succedendo. Frastornato.
NICOLÒ BARELLA 4.5 – Il voto è una media tra il 5 pieno e le uniche 4 giocate che indovina in una partita sottotono come poche. Senza Calhanoglu dovrebbe fungere anche da mezzala offensiva, invece è uno in meno.
– Dal 77′ HAKAN CALHANOGLU 6 – La sufficienza non è possibile ma ci sta. Anche come risarcimento morale. Perché almeno prova a giocare a calcio. Inzaghi gli nega la titolarità e dovrà spiegare per bene perché.
MARCELO BROZOVIC 4 – Continua la sua stagione da compitino. In mezzo al campo è un numero. Correre a vuoto serve solo a dare lavoro ai data analyst, perché alla fine ne esce una prestazione inqualificabile per un calciatore del suo livello. Irriconoscibile.
ROBERTO GAGLIARDINI 5 – Se l’idea di Inzaghi è quella di schierarlo per limitare Milinkovic-Savic, l’azione dell’1-0 dimostra che è un’idea inutile. Dovrebbe essere il protagonista di una partita sporca, in realtà è il protagonista di una non-partita. E non per colpa sua.
– Dal 77′ JOAQUIN CORREA 5.5 – Entra bene. Peccato che la partita finisca nel giro di pochi minuti. Attaccante senza ruolo e senza compiti. E in un certo senso, senza… senso. Alla fine non è nemmeno colpa sua…
FEDERICO DIMARCO 5 – Croce e delizia della fascia sinistra nerazzurra. Assolutamente nullo in marcatura in occasione del gol di Felipe Anderson, particolarmente pericoloso sulla punizione che crea i presupposti per il pareggio di Lautaro Martinez. Gli errori da “difensore” continuano a essere troppi.
– Dal 69′ ROBIN GOSENS 5 – Fare peggio del Dimarco visto a Roma sembra impossibile, ma si impegna per riuscirci. Mai in partita. Eppure si sapeva che non sarebbe potuto essere al 100%.
ROMELU LUKAKU 5 – Nel primo tempo si gode la partita sbagliando i pochi palloni toccati e non sfruttando al meglio gli unici due cross ricevuti. Si sveglia esattamente dopo un’ora di gioco. Giusto in tempo per uscire dal campo dopo una partita anomina.
– Dal 69′ EDIN DZEKO 5 – Gioca? Se la risposta è sì, forse è il caso di rivedere la sua prestazione attraverso gli highlights. Perché non si sente né si vede nel finale di partita.
LAUTARO MARTINEZ 7 – Esagera quando prova il gol da centrocampo. Più che altro perché esce fuori un tiraccio. Il gol, invece, è rapina pura. L’unico a rendersi pericoloso. Il voto è d’incoraggiamento: i tre compagni di reparto nemmeno ci provano ad aiutarlo e a segnare, il numero 10 argentino non delude. Il migliore.
INZAGHI 3 – Schiera la formazione che gli dà più sicurezza, preferendo Gagliardini a Calhanoglu. Scelta che paga fino all’ultimo. Legge anche peggio la partita, come dimostrato dai cambi che non cambiano la partita. Anzi, la peggiora notevolmente. E la perde malissimo. Sente troppo la partita da ex laziale all’Olimpico? Allarmante. Il peggiore.
LAZIO: Provedel 6.5; Lazzari 7 (dal 71′ Hysaj 6.5), Patric 7, A. Romagnoli 7, Marusic 6.5; S. Milinkovic-Savic 7.5, Cataldi 7 (dall’83’ Marcos Antonio SV), Vecino 5.5 (dal 58′ Luis Alberto 8); Felipe Anderson 7.5 (dall’83’ Cancellieri SV), Immobile 6.5, Zaccagni 6.5 (dal 58′ Pedro 7.5). All. Sarri 7
IN PRECEDENZA – Vedi pagelle di Inter-Spezia (Serie A).
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