Agresti: «Inzaghi doveva fare di più! Bilancio Inter inaccettabile!»
Agresti commenta la situazione dell’Inter, toccando diversi punti. Dal bilancio di Inzaghi, a suo dire negativo, all’eventuale ritorno di Conte, passando per il rinnovo di De Vrij e le difficoltà economiche del club. Di seguito il lungo intervento del giornalista sulle frequenze di Radio Sportiva.
DISTACCO INGIUSTIFICATO – Stefano Agresti dice la sua sull’Inter e sulla stagione di Simone Inzaghi. Così il giornalista nel corso della trasmissione radiofonica “Microfono Aperto”: «L’Inter ha avuto e ha ancora problemi economici rilevanti ma, comunque, i dirigenti sono riusciti a costruire una squadra competitiva, anche ad alto livello. Penso che risultati ottenuti sono inferiori rispetto al valore dell’organico. Da questo punto di vista anche l’allenatore dev’essere considerato responsabile perché non è giustificato quest’ampio distacco dal Napoli. È vero che i partenopei quest’anno sono irresistibili però è altrettanto vero che una squadra con la forza dell’Inter dovrebbe essergli molto più vicino. Per me ci sono stati più errori da parte dell’allenatore che dei dirigenti. La stagione dell’Inter è positiva nelle coppe ma terribilmente negativa in campionato. Inzaghi doveva fare di più. Il suo è un bilancio inaccettabile. Perdere una partita su tre è molto grave».
Inter, alcune valutazioni per il futuro
PROBLEMI FINANZIARI – Agresti continua a parlare dell’Inter, soffermandosi su alcune decisioni da prendere per il futuro: «Scelta sbagliata rinnovare De Vrij? L’Inter ha delle difficoltà economiche e lui è un giocatore che andrebbe via a parametro zero. In quel caso il club non potrebbe incassare niente. Rinnovargli il contratto significa avere un giocatore che già conosce bene l’ambiente e che potrebbe essere utile. Prendere un altro significa spendere di più, a meno che non si voglia puntare su un difensore giovane e sconosciuto. Ma questo comporterebbe rischi tecnici molto grandi. Perché la società non riesce a risollevare le finanze? L’Inter si sta auto-finanziando e la proprietà non mette più denaro nel club. Quindi è costretta a trovare risorse nell’Inter stessa e tutti gli anni deve fare rinunce con cessioni importanti. In questo modo anche la forza della squadra ne risente. Il ritorno di Conte? Lui è un allenatore vincente, almeno nei campionati nazionali. Ha riportato lo scudetto in nerazzurro dopo la fine dell’era Mourinho dell’epoca d’oro. Per cui i risultati sul campo fanno sì che abbia lasciato ricordi positivi nella tifoseria, con ricordi straordinari legati a lui. Però se n’è andato in modo burrascoso. I club faranno le loro valutazioni e decideranno se assumersi il rischio di prendere Conte, che è vincente ma anche esigente sul mercato e può portare problemi».