Agresti: «Retegui era già dell’Inter, mollato per un motivo! Ora un altro»
Retegui qualche giorno fa è diventato ufficialmetne un nuovo giocatore del Genoa, ma poteva vestire la maglia dell’Inter. Il giornalista Agresti rivela perché il trasferimento dell’italo-argentino non si è concretizzato, nel suo intervento su Radio Radio Mattino.
LA COLPA – Stefano Agresti dà una responsabilità esterna per un trasferimento mancato: «Dico una cosa. Mateo Retegui l’aveva praticamente preso l’Inter a cinque milioni, è stato convocato in Nazionale e la sua valutazione è triplicata. E l’Inter ha ritenuto che, a quella cifra, non valesse la pena andare su Retegui e per questo non l’ha preso. Sarebbe stato un attaccante in più da valutare nel corso della stagione da prendere a cinque milioni, se Retegui diventa da quindici-venti deve diventare centrale nel progetto e ha preferito mollarlo, ora è andato al Genoa. La convocazione di Roberto Mancini l’ha messa in evidenza e creato una situazione diversa di mercato sul giocatore».
COMPLESSO – Senza Retegui l’Inter è ora scoperta in un ruolo chiave. Agresti fa il punto: «Di centravanti sul mercato non ce ne sono, per le cifre che si possono spendere in Italia. L’Inter fatica a trovare un centravanti a una cifra tra i trenta e i quaranta milioni. Simone Inzaghi vorrebbe Alvaro Morata, i dirigenti no perché secondo loro costa troppo ed è troppo in avanti con l’età. L’Inter guarda Gianluca Scamacca, ci andrebbe se non riuscisse a prendere nessuno. Questo perché non ci sono centravanti affidabili sul mercato. Vorrebbe prendere poi Folarin Balogun come seconda punta, Inzaghi invece preferisce una prima punta ma c’è una mancanza di calciatori con queste caratteristiche sul mercato, a questo costo».