Albertini, ospite di “La Domenica Sportiva”, parla nella trasmissione di Rai 2 dell’Inter, di Inzaghi e del momento di spaesamento della squadra nerazzurra. Secondo l’ex calciatore è troppo presto per tirare conclusioni affrettate, essendo solo all’inizio di questo nuovo campionato.
FASE DI RODAGGIO – Demetrio Albertini cerca di inquadrare il difficile periodo che l’Inter sta vivendo. Ecco il pensiero del Presidente del Settore Tecnico della FIGC dopo la sconfitta contro il Milan: «Siamo ancora in una fase di rodaggio. Le squadre non hanno ancora una continuità di gioco. Ci sono squadre che hanno fatto bene la settimana scorsa e questa, invece, no. Sappiamo che si entra nelle condizioni migliori sia di gioco sia fisiche verso ottobre o novembre per tutte le grandi squadre. Inoltre, dire che gli errori dell’Inter sembrano quasi da scuola calcio non è possibile: è esagerato! Sono errori normali. Anche perché se dovesse prendere la palla il centrocampista dell’Inter, si riesce a uscire molto bene dal pressing. E quindi non è detto che un passaggio in orizzontale sia sbagliato». Così Albertini sulla scelta di Hakan Calhanoglu, che ha innescato l’1-1 rossonero.
GIOCATORI SPAESATI O STANCHI? – Albertini, poi, continua il suo commento sull’Inter. In questo caso, l’ex calciatore si sofferma sulle capacità di Simone Inzaghi, ultimamente spesso nel mirino delle critiche (vedi articolo). Aggiunge anche la sua opinione in merito a una delle tante, difficili, decisioni arbitrali prese durante il match Milan-Inter: «Inzaghi ha ancora la fiducia del suo spogliatoio? Sì! Sinceramente è troppo presto per dire che la squadra lo abbandona. Perché l’anno scorso ha fatto un buon campionato e ci sono stati dei momenti in cui, addirittura, si parlava di un’Inter che non giocava così bene da tantissimi anni. Quindi non possiamo dimenticarci tutto il lavoro che ha fatto Inzaghi. E poi è ancora presto! C’è stato un momento, però, anche a guardare le facce dei giocatori, in cui mi sembravano un po’ spaesati. Non so se demotivati o stanchi, magari in affanno (vedi focus). Da giocatore la vedi l’espressione dei singoli e forse si notava anche a centro campo. Sull’episodio che ha visto protagonisti Denzel Dumfries e Theo Hernandez penso che la decisione dell’arbitro sia stata giusta. Alla fine il calcio è uno sport di contatto quindi, oggettivamente, non tutti i contatti sono falli o sono da ammonizione». Così, Albertini ha concluso la sua analisi sull’Inter in diretta su Rai 2, concordando con l’ex collega Claudio Marchisio (vedi dichiarazioni).
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