Biasin celebra Barella, per il suo rendimento sia con l’Inter sia ora durante la sosta con l’Italia. Il giornalista ricorda quand’è che se n’era accorto per la prima volta.
AL TOP – C’è chi ha indicato Nicolò Barella il migliore dell’Italia ieri nell’1-1 contro la Macedonia del Nord. Fabrizio Biasin, a Microfono Aperto su Radio Sportiva, va oltre: «Con me si sfonda una porta aperta. L’ho visto la prima volta dal vivo che aveva diciotto anni al Como, sei mesi in prestito. Aveva diciotto anni ed era già leader assoluto di una squadra povera di tecnica, che poi è retrocessa: faceva già cose importanti. La grandezza di un giocatore si pesa quando indossa maglie più importanti, all’Inter Barella non ha avuto paura ma è diventato ancora più forte».
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