Biasin: «Mercato Inter non fermo! Un ragionamento per la rosa»
Biasin contesta chi afferma che il mercato dell’Inter non stia avendo grossi sviluppi. Il giornalista, al contrario, è dell’idea che la società si sia mossa in maniera molto intelligente: l’analisi da Radio Sportiva.
MOSSE ANTICIPATE – Fabrizio Biasin ricorda come il mercato sia iniziato molto prima dell’apertura di luglio: «Non fossero arrivati Piotr Zielinski e Mehdi Taremi l’Inter avrebbe dovuto trovare ora una punta e un centrocampista. Invece li ha presi. In più ha preso un portiere di riserva e completato le sue coppie di movimento, manca solo il braccetto sinistro per ovviare all’infortunio di Tajon Buchanan. Il resto è fatto: io non credo che l’Inter sia ferma sul mercato. Ha praticamente completato tutto, manca solo un giocatore dietro per sopperire all’infortunio di Buchanan. Poi per qualcuno bisognerebbe prendere altre due punte e un esterno, ma bisogna ragionare sul fatto che ingolfare le rose non è possibile. Giocatori in più significano a volte più problemi di gestione, invece l’Inter come altre grandi squadre ragiona su coppie di giocatori di valore alto che possano competere fra di loro. E queste ce le ha».
Biasin sul mercato dell’Inter: i movimenti sono tanti e utili
LA SCELTA – Biasin sottolinea come la società abbia voluto costruire la rosa. Le sue parole: «L’Inter prova a costruire coppie dove l’alternativa è solo una ed è il più vicino possibile al titolare. Chiaro che l’allenatore vuole un giocatore pronto, perché se dovesse essere un giovane di prospettiva non sarebbe alla pari del titolare. Nell’ambito della costruzione delle coppie meglio che, al posto di Henrikh Mkhitaryan, ci sia Zielinski e non un giovane da far crescere. L’anno scorso c’era Juan Guillermo Cuadrado che aveva un’esperienza eccezionale, poi è arrivato Buchanan che arrivava da un altro campionato e aveva bisogno di tempo per crescere. È normale che, ad altissimo livello, un allenatore preferisca avere un giocatore spendibile sul campo piuttosto che uno da far crescere. Anche perché la tattica dell’Inter la conosciamo e per metterla in pratica devi avere grandissima esperienza o essere un fenomeno assoluto».