Borghi: «Brozovic miglior metodista ora, Lukaku ancora da recuperare»
L’Inter ha frenato a Genova contro la Sampdoria in piena crisi di risultati e anche societaria. La squadra di Simone Inzaghi ha deluso, Stefano Borghi ha parlato di alcuni calciatori e delle loro prestazioni in stagione sul suo canale Youtube.
CALI DI FORMA – Stefano Borghi sul suo canale Youtube si è detto perplesso sulla forma di alcuni giocatori dell’Inter: «Ieri sera è mancata precisione e qualità nonostante il dominio assoluto. È stato lo stesso tipo di match di Cremona, la differenza è il risultato. L’Inter ha tirato 25 volte, ha superato diverse volte la difesa avversaria ma non ha concretizzato. La palla finale di Lautaro Martinez è emblematica della partita, della mancanza di serenità e lucidità. Brozovic e Lukaku sono da recuperare, sono irrinunciabili. L’unico giocatore ieri da sufficienza è stato Lautaro Martinez in attacco, Dzeko è entrato male, il belga ha dato segnali di crescita ma non è ancora lui. Il giocatore deve capire che il flop del Belgio non è colpa sua nonostante le occasioni mancate. Io mi aspettavo già adesso un giocatore più in forma, è rientrato da tempo ormai».
SOLUZIONI – Il giornalista ha poi parlato di altri, dicendo: «Dumfries anche è un corpo complicato da gestire, ora è la riserva di Darmian. Gosens è un caso, è stato un grande investimento e secondo me era stata intelligente la scelta senza il rinnovo di Perisic. Dimarco è indubbiamente un valore aggiunto, ma ieri sera è stato piuttosto impreciso nei calci piazzati. Ha anche avuto la chance di segnare ma ha sbagliato in modo superficiale. La grande chiamata di Inzaghi è stata Calhanoglu, cioè l’andare oltre Marcelo Brozovic, cosa non accaduta la scorsa stagione. L’allenatore è stato bravissimo a trovare la soluzione, ha fatto quasi dimenticare quanto è determinante il croato. Il numero 77 è il miglior metodista del nostro calcio. L’Inter ritroverebbe un livello superiore con lui, Mkhitaryan deve diventare l’uomo dell’ultima mezz’ora. Può dare accelerazioni contro certi muri, il centrocampo base dev’essere Brozovic, Calhanoglu e Barella».