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Calhanoglu: «Un’idea dopo il calcio! Maestro di mia figlia interista»

Calhanoglu ha parlato anche della sua vita privata e su ciò che gli piacerebbe fare dopo la carriera da calciatore con l’Inter. Il turco così dopo aver parlato anche di Champions League.

CANZONECalhanoglu non ha ancora un brano per festeggiare: «È ancora troppo presto. Abbiamo tempo per pensarci. L’anno scorso è stato bello perché era la mia bambina (Liya) ad ascoltare quella canzone. Un giorno è venuta da me e mi ha chiesto di cercarle il video. Gliel’ho trovato e da lì è cominciato tutto».

MUSICACalhanoglu e i suoi gusti musicali: «Sì, mi piace soprattutto l’hip hop. Quando ho conosciuto mia moglie (Sinem) era proprio una ballerina hip hop. E ora anche mia figlia ha cominciato a prendere lezioni. E visto che il suo maestro è interista, va tutto alla grande».

CANTO E BALLOCalhanoglu non ha bisogno di nessuna scuola: «No, non ne ho bisogno. Io so già ballare. Lo conosco. Mi è capitato di vederlo talvolta. Non c’è solo in Italia. Comunque, se mi chiamano. Mi piace anche cantare, ma non è che sia così bravo. Infatti, non volevo andarci. Solo che Burak Yilmaz, che all’epoca era capitano della Turchia, ha insistito tanto… Alla fine è stata un’esperienza diversa».

SOCIALCalhanoglu e il suo canale YouTube: «Trovo che siano un’opportunità per mostrare alcuni aspetti più personali della mia vita. Mi rivolgo soprattutto ai miei connazionale turchi, visto che sono in nazionale, ma vivo e gioco lontano. Mi piace far vedere chi siamo veramente e quello che facciamo, a cominciare dai rapporti che esistono dentro allo spogliatoio. Così si riesce a far capire che siamo tutti ragazzi normali, come tutti».

MILANOCalhanoglu appassionato di Milano e del Belpaese: «È una città che mi piace molto. Come mi piacciono gli italiani. Sono simili a noi turchi. Sono aperti hanno un cuore aperto e caldo. È curioso, però, che i miei amici italiani vengono quasi tutti dal sud: napoletani, calabresi, siciliani. Qui, ho avuto l’opportunità di conoscere bellissime persone. E posso dire che Milano sia ormai la mia seconda casa. Anzi, sarà la città dove vivrò una volta che la mia carriera di calciatore sarà finita».

DOPO IL CALCIOCalhanoglu conclude così la sua intervista: «Le strade sono due: allenatore o direttore sportivo. Al momento, comunque, più il secondo del primo. Come Ausilio».

Fonte: Corriere dello Sport – Pietro Guadagno

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