Diamanti rispedisce al mittente le critiche ricevute per aver criticato Lautaro Martinez, facendo invece chiarezza sulle dichiarazioni rilasciate sull’attaccante argentino. L’ex centrocampista italiano, in collegamento con “Speciale Serie A” sulle frequenze di Radio TV Serie A con RDS, parla sia della vittoria dell’Inter sulla Fiorentina sia del prossimo impegno contro la Juventus
CAPITANO E LEADER – Una precisazione di Alessandro Diamanti: «Innanzitutto voglio chiarire il mio pensiero su Lautaro Martinez, dato che qualcuno sostiene che a me non piaccia come attaccante. Lautaro Martinez è un giocatore che mi piace. Anche perché è un guerriero. Uno che parla poco. Dopo aver sentito le ultime uscite del suo agente, ho solo detto che sicuramente altrove non sarebbe il Latuaro Martinez che è nell’Inter oggi. In un’altra grande squadra come il Real Madrid non sarebbe la stessa cosa. Non ho detto che è un giocatore scarso, anzi è forte ed è il capitano dell’Inter. E spero rimanga all’Inter! Punto». Chiarito l’equivoco, Diamanti torna sul calcio giocato. E sostiene che un’eventuale vittoria nerazzurra in Inter-Juventus non sarà determinante per lo Scudetto: «No, ancora è lunga. E comunque vincere a Firenze domenica sera è una bella vittoria eh. Scegliere tra Nicolò Barella e Hakan Calhanoglu è difficile. Sono due calciatori fondamentali. Barella è un leader naturale. Fa tutte e due le fasi di gioco. È un centrocampista box-to-box e ogni tanto ti fa gol. Poi, tra un italiano e uno straniero, scelgo sempre l’italiano (sorride, ndr)». Questo il commento di Diamanti dopo Fiorentina-Inter e prima di Inter-Juventus.
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