F. Inzaghi: «Simone Super? Per me lo era già! Uno è il capolavoro»
Simone Inzaghi ha vinto il primo scudetto della sua carriera che coincide con il ventesimo dell’Inter, quello della seconda stella. Suo fratello Filippo, ex attaccante ed allenatore del Milan, elogia il lavoro di questi tre anni in nerazzurro: il suo intervento a DAZN
MERITI – Simone Inzaghi è Campione d’Italia e incassa naturalmente gli elogi di suoi fratello Filippo Inzaghi: «Ci sarà tanta gioia, giustamente perché penso che da quando è arrivato all’Inter questo sia il suo grande successo. Anche la finale di Champions League per come è stata giocata, ma lo scudetto gli dà una grande soddisfazione, meritata. Ora è Super come me? Per me lo era già, anche alla Lazio. Ma questa devo dire che è la sua consacrazione, sono felice per lui perché lo merita per il lavoro e per come vive la sua professione. Ho già detto che secondo me la finale di Champions League ha dato grande consapevolezza, se Lukaku avesse fatto gol negli ultimi minuti non si sa cosa sarebbe successo».
INTUIZIONE – Inzaghi spiega poi le difficoltà di suo fratello all’Inter, arrivato dopo Antonio Conte: «Penso che quando è arrivato Simone, dopo Conte e perdendo giocatori importanti, non era facile. Si è messo in discussione, non si è mai lamentato e ha costruito una bella squadra. Acerbi è arrivato tra lo scetticismo generale e invece è diventato una colonna portante, Simone ha spinto tanto e questa riscoperta di giocatori è stata veramente una grande cosa. Calhanoglu io lo vedovo come trequartista, aver perso Brozovic trovandone uno meglio di lui è stata una grande intuizione. Da allenatore riesce a farsi amare e riesce a convincerti con il lavoro settimanale di poter fare tanto, Calhanoglu penso sia stato un capolavoro».