Mondo Inter

Facchetti: «Inter, in Europa serve una tipologia di giocatore! Due riflessioni»

L’Inter è stata eliminata dalla Champions League dall’Atletico Madrid che adesso ai quarti andrà a sfidare il Borussia Dortmund. Gianfelice Facchetti, intervenuto a TMW Radio, spiega perché i giudizi sulla rosa nerazzurra sono fuorvianti

SCONFITTE CHE DEVONO INSEGNARE – L’Inter di Simone Inzaghi non riesce a conquistare i quarti di Champions League. Ne parla Gianfelice Facchetti: «Dispiace, non è stata una delle migliori prestazioni dell’anno ma va dato merito agli avversari. L’Inter è stata forse troppo timida, ma è mancata di sicuro un po’ più di cattiveria quando si è alzato il livello. La partita si è risolta ai rigori, se ne sbagli 3 su 5 vuol dire che qualcosa non è andato. Ora si impara da questi ko, si capisce cosa migliorare e ora ci si ributta sul campionato».

RIFLESSIONI – Facchetti riflette poi su cosa serve per fare lo step decisivo in Champions League: «Cosa manca all’Inter per essere sempre protagonista anche in Europa? Due riflessioni: la prima è che, a dispetto di quanto si diceva, ovvero che la rosa dell’Inter è la migliore di tutte, non è arrivata al meglio a questa doppia sfida. Ha avuto diversi infortuni, cosa non avuta nella prima parte di campionato. Ho sempre pensato che avesse una rosa forte, ma che i titolari sono 12-13. Con una stagione lunga va allargato il gruppo dei potenziali titolari. E davanti oltre a Taremi serve qualcosa di più. A livello europeo ti serve quel giocatore che nelle partite che contano c’è».

SULLA BUONA STRADA – Per finire Facchetti preferisce non fare confronti con squadre del passato: «Se è l’Inter più bella di sempre? Sicuramente è un’Inter molto bella, piacevole da guardare, che ti diverte. Io sono sempre un po’ scettico sui paragoni a distanza. Non posso dire che sia la più forte rispetto ad altre che hanno lasciato un segno, anche a livello internazionale. È sulla buona squadra per costruire qualcosa di significativo».

Viviana Campiti

Nata e cresciuta in Calabria, dove si laurea in Scienze dell'Educazione. Amante del calcio in tutte le sue forme, dalla Terza Categoria alla Serie A. Interista per predisposizione naturale e onestà intellettuale. Pazza come Maicon, passionale come Stankovic, fedele come Zanetti. Nel tempo libero ama il cinema, ma soprattutto scrivere.

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