Gravina: «Serve la riforma in Serie A! Ipotesi a 18? Calendari intasati»
Gravina non ha dubbi sulla riforma della Serie A. Secondo il numero uno della Figc, questa è necessaria. Poi si esprime sulla riduzione a 18 squadre avanzata da Inter, Milan, Juventus e Roma. Le sue parole in collegamento a Radio Anch’io Sport.
CAMBIARE − Gabriele Gravina ha le idee chiare: «Riforma Serie A? Il concetto di riforma richiede disponibilità al cambiamento e cambiare richiede partecipazione, confronto e coraggio. Risposta concreta ad una situazione che non palesa una capacità evolutiva in positivo. Ma sono fermamente convinto che il calcio italiano stia finalmente facendo un’analisi positiva per cambiare le cose. Le fibrillazioni degli ultimi giorni vanno interpretate in maniera positiva. L’Assemblea ha smosso dal torpore, la riforma serve. Il primo obiettivo è quello di mettere in sicurezza il calcio italiano, la cui instabilità economico-finanziaria rischia di minare qualsiasi progetto di sviluppo. Serve risanare e uscire dalla logica che blocca il nostro sistema soltanto sull’ipotesi 20-18 perché queste sono legate a logiche di immobilismo e contrapposizione, che seppur legittime, non sono condivisibili».
ASSEMBLEA E FORMAT − Gravina sul cambio del numero di squadre: «Il 20 febbraio? Abbiamo diverse date, stilato una sorta di cronoprogramma per trovare dei punti di contatto e di incontro. Abbiamo raggiunto la condivisione su un punto fondamentale. Il calcio deve darsi una regolata attraverso un sistema di regole. Abbiamo divergenze sul format, la parte strutturale legata al professionismo. Abbiamo delle criticità legate al numero di squadre professioniste. Dobbiamo trovare la modalità per andare in contro alle esigenze per mettere in sicurezza il sistema e poi ci concentreremo sui format. Io ho ricevuto Inter, Milan, Juventus, Roma perché è un tema importante. Ossia quello relativo all’intasamento dei calendari internazionali, che interessa tutto il calcio italiano. Prima o poi si rivedrà il format del calcio italiano. Già in Germania lo hanno fatto, in Francia dalla stagione 2024-25».
SINTESI − Così conclude Gravina: «Ho già incontrato tutti, l’ho fatto il 10 gennaio in Federazione, il 26 a Milano. Quando mi invitano partecipo ad ogni evento, è importante per me conoscere e imparare. Non mi sto sottraendo dal confronto, ma ci sarà un momento in cui bisognerà fare sintesi e sarà un momento non più procrastinabile. Dobbiamo essere convinti e disponibili a dare una risposta al calcio italiano. La strategia della Federcalcio è chiara».