La recente inchiesta sui capi ultras dell’Inter ha svelato uno spaccato delle tensioni interne legate alla gestione dei biglietti per la finale di Champions League L’evento, il punto culminante della stagione per i nerazzurri, ha visto emergere forti criticità riguardo la distribuzione dei biglietti riservati al tifo organizzato della Curva Nord, suscitando un profondo disappunto da parte del direttivo degli ultras e pressioni nei confronti di Simone Inzaghi.
TENSIONI – Nel contesto della finale di Champions League del 10 giugno 2023, giocata a Istanbul, si è verificata una seria disputa tra la Curva Nord dell’Inter e la società neroazzurra riguardo al numero di biglietti riservati al tifo organizzato. Secondo le intercettazioni emerse nell’ordinanza del Tribunale di Milano, Marco Ferdico, leader della Curva Nord, ha espresso forti lamentele per la quantità di biglietti messi a disposizione, considerata insufficiente. Inizialmente, sembrava fosse stato raggiunto un accordo tra società e direttivo degli ultras, per l’ottenimento di 1.500 biglietti.
PRESSIONI – Successivamente, l’effettiva disponibilità si è ridotta a soli 800 ticket, ritenuti del tutto inadeguati dagli esponenti della Curva. La frustrazione ha portato Ferdico a ipotizzare azioni eclatanti, come lo “sciopero del tifo”, minacciando di non partecipare alla finale né a Istanbul né per la finale di Coppa Italia contro la Fiorentina: «…ma tu lo sai che c’è la possibilità che la curva nord né a Roma né a Istanbul decide di venire?». Avrebbe ribadito il capo ultras al tecnico dell’Inter. Le conversazioni intercettate tra Ferdico e figure di rilievo della società e del mondo Inter, tra cui l’allenatore Simone Inzaghi, riflettono chiaramente la portata del malcontento.
PROTESTE – Durante la stessa conversazione, Ferdico ha poi confermato che, vista la situazione di stallo, aveva deciso di attuare uno sciopero del tifo durante la finale di Coppa Italia. Lo sciopero è stato parzialmente ridotto dopo i primi quindici minuti del match: «…noi al quindicesimo abbiamo deciso di cantare per il bene dell’Inter…». Ferdico ha anche chiesto esplicitamente a Inzaghi di intervenire presso la dirigenza, sollecitando ulteriori 200 biglietti: «te la faccio breve Mister… ci hanno dato 1.000 biglietti… noi ci siam fatti due conti… ne abbiam bisogno 200 in più per esser tranquilli… ma non per fare bagarinaggio mister…». Inzaghi ha risposto promettendo che avrebbe discusso la questione direttamente con i vertici della società.
NON PIÙ UNA QUESTIONE DI TIFO – Le intercettazioni mostrano un lato inquietante del rapporto tra società e tifo organizzato. La pressione esercitata dagli ultras, con minacce di sciopero del tifo e la richiesta esplicita di ulteriori biglietti, evidenzia la complessità della gestione del rapporto tra tifoserie e club calcistici, specialmente in momenti cruciali come le finali. La dirigenza si è trovata a dover affrontare una situazione potenzialmente destabilizzante, in cui il rischio di compromettere l’immagine del club era palpabile. L’Inter, in un momento cruciale della stagione, si è trovata a fare i conti non solo con la pressione delle competizioni sportive, ma anche con quella delle richieste del proprio tifo organizzato.
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