Milito: «Madrid un sogno, per il Barcellona ossessione. Un ricordo»
Diego Milito, uno degli eroi del Triplete del 2010, è tornato su quell’anno magico con la maglia dell’Inter in un’intervista rilasciata a DAZN.
ALLENATORE – Diego Milito è tornato sul passato: «Una giocata che tentavo sempre di fare, mi veniva naturale puntare l’uomo e fare sterzate. Mi è venuto bene in una finale, sono gol che rimarranno per sempre in me e nell’Inter. Mourinho non lo scopro io come allenatore, è stato stupendo e straordinario, l’artefice del nostro lavoro. I suoi discorsi erano fondamentali, sapeva perfettamente come gestire i momenti con bastonate e carezze. A noi ci ha dato tantissimo, ci ha fatto rilassare prima della finale. Nella semifinale a Barcellona ha fatto il suo discorso più iconico, quella era la finale anticipata. Lui era molto tranquillo, sdraiato nello spogliatoio. Noi eravamo nervosissimi. Il leader deve cercare di mostrare tranquillità, lui lo faceva. Mourinho ci ha chiesto di vincere per il figlio, per fargli godere una finale di Champions League. è stato onesto, carino, avevamo tanti altri motivi però. Per noi era un sogno andare a Madrid, per il Barcellona un’ossessione».
Milito e il gruppo all’Inter
GRUPPO – Il principe ha continuato: «Chivu, Stankovic, Thiago Motta, i brasiliani: eravamo un gruppo straordinario, difficile raggiungere risultati senza questo. Motta era già un allenatore in campo, sapeva tutto e anticipava gli altri. Aveva in testa il calcio. Ricordo la sera di Siena, è stato sofferto quello Scudetto. Siena è stato un momento dove ci siamo tolti un peso importante. Ci poteva sfuggire, la Roma era lì e abbiamo rischiato. La finale di Champions League è stata la ciliegina sulla torta. Non è stato facile con Benitez, abbiamo fatto fatica. C’era il Mondiale dopo, siamo arrivati in ritardo e la preparazione non è stata delle migliori. I cambi di allenatore ti portano a situazioni di questo tipo, alla fine però abbiamo vinto la Coppa Italia, il Mondiale per Club, siamo arrivati ai quarti di finale di Champions League e secondi in campionato».