Nesta: «Mai avuto problemi con l’Inter. Sempre nutrito grande rispetto!»
È vigilia di Monza-Inter, quarta sfida del campionato di Serie A: il tecnico dei brianzoli Alessandro Nesta si è così espresso nella conferenza stampa della vigilia.
CONFERENZA NESTA VIGILIA MONZA-INTER
Mister Nesta, le chiedo se anche lei pensa che il campionato decolli a partire da domani, cioè dopo la sosta. E, poi, la sua squadra è pronta per la sfida contro l’Inter, probabilmente la più difficile della stagione?
Decolla quando decolla. Ognuno ha il proprio calendario e perciò varia per ogni squadra. Speriamo che sia già dalla prossima partita per noi. Abbiamo davanti una partita affascinante, difficile, ma che se disputata bene può essere un grande decollo. La squadra è pronta, abbiamo lavorato due settimane, recuperato qualche giocatore, mentre altri sono rimasti un po’ indietro. Speriamo di migliorare perché, in caso contrario, c’è qualcosa non va.
Da giocatore rossonero sicuramente vedevi l’Inter un po’ con il fumo negli occhi. Adesso, da allenatore del Monza, il tuo atteggiamento si è leggermente ammorbidito oppure è rimasto lo stesso?
Neanche quando giocavo ce l’avevo con l’Inter. Ho vissuto a Milano per 10 anni e nessuno mi ha mai detto niente. Ho sempre avuto grande rispetto sia verso la tifoseria che verso i giocatori. Partita affascinante, bella, mai avuto alcun rancore verso i nerazzurri.
Nesta, ti aspettavi qualcosa dal mercato degli svincolati? Si è parlato anche di Balotelli…
Fare il mercato con gli svincolati non è facile perché uno svincolato potrebbe avere qualche problema. Il mercato va fatto per migliorare la rosa, per chiudere dei buchi che magari non siamo riusciti a chiudere prima. Avevamo degli obiettivi, magari alcune cose non siamo riusciti a farle, ma siamo questi e dobbiamo tirare una riga per far bene con questa squadra. Ormai siamo questi e dobbiamo battagliare con quelli che abbiamo.
Potrebbe cambiare qualcosa a centrocampo, considerando che quella è la forza della loro squadra?
Dipende da come guardi il nostro centrocampo. Noi ne abbiamo cinque, poi quattro se li stringi. Poi durante la partita, se vediamo che qualcosa non va, possiamo coprire con un altro giocatore o cambiando modulo.
Nesta, è vero che si preferisce parlare di collettivo rispetto ai singoli giocatori, ma questo è il momento di Daniel Maldini, che tra l’altro giocherà contro l’Inter. Come vede il ragazzo in queste settimane?
Non mi interessa il cognome di Maldini e che giochi contro l’Inter. Ha un talento fuori dal comune che deve sfruttare al massimo. Deve crescere in tante occasioni ma quello che fa in alcuni casi è qualcosa di speciale.
Lei crede che domani sia possibile fare una grande partita ottenendo un risultato fuori dall’ordinario?
L’obiettivo è sempre vincere. Se uno guarda la partita di Firenze deve capire per vincere cosa bisogna fare. Io sono andato a casa e l’ho rivista… non si può difendere per 50 minuti dentro l’area di rigore. Bisogna tenere palla e cercare di spaventare l’avversario costantemente. Occorre continuare a giocare, perché alla lunga non sfruttare l’occasione lo puoi pagare. Contro l’Inter, appena avremo la minima speranza di fargli male, dovremo farlo. Sappiamo che sono un gigante e che hanno tre partite impegnative… quello che dobbiamo fare è disputare una super partita e provare a vincere.
Nesta, volevo chiederti se hai fatto qualcosa di particolare con Kyriakopoulos, che quest’anno ha iniziato bene.
Si tratta di un giocatore importante, ha fatto bene fino ad adesso. Non facciamo niente di diverso rispetto agli altri, facciamo vedere come attaccare, come difendere. Ogni giocatore ha un momento più alto e uno più basso. Dobbiamo tenere lui a questo livello.
Quando potrai contare su Ciurria, che potrebbe essere meglio di tante alternativa di cui si parla?
Non so bene i tempi, è a buon punto. ha avuto un infortunio delicato, sta lavorando forte. Vediamo quanto mancherà… anche io penso che sia un giocatore importante, è un esterno che ha gol e assist nelle gambe. Sarebbe un grande aiuto, lo aspettiamo.
Sono passate le prime tre partite, come è stato l’approccio in Serie A e quali sono stati i pregi e difetti della tua squadra?
Ancora devo vincere una partita, questo è un dato evidente. La prima partita è stata brutta, per entrambe da dimenticare. Nella seconda abbiamo fatto abbastanza bene, abbiamo pagato una distrazione. Con la Fiorentina siamo partiti bene, ma per vincere serve alzare il livello quando abbiamo la palla. Ci siamo difesi bene, bisogna migliorare nel gestire la palla sapendo come condurre la sfera. Bisogna crescere sotto questo punto di vista.
Due persone che hai vissuto a 360 gradi sono Simone Inzaghi ed Eriksson. Puoi dirci un pregio di Simone e un ricordo di Sven-Goran?
Simone è stato mio compagno di squadra alla Lazio, era un giocatore egoista nel senso buono del termine. Da allenatore l’ho visto cambiato, è entrato in un mondo diverso con uno stress diverso. La sua dote è quella di una grande passione per il calcio, come proprio della famiglia Inzaghi. Per quanto riguarda Eriksson, faccio un grande abbraccio alla famiglia.
Le volevo chiedere dell’Inter, c’è un giocatore dell’Inter che teme di più o la preoccupa di più il collettivo?
L’Inter è il punto di riferimento di questi anni. La qualità dell’Inter è la forza del suo collettivo, per cui chi mettono dentro si adatta subito a quel tipo di calcio e alza subito il livello. Una squadra che riconosce lo spazio, consapevole. Il loro è un livello molto alto.
Per quanto riguarda l’ambiente Monza, sente una particolare pressione per il fatto che non sia arrivata una vittoria nelle prime tre gare?
Io guardo il mio lavoro, che è quello di portare a casa dei risultati. Questa è la mia vita, non voglio sconti. L’ambiente reagisce come meglio crede, ho accettato questo ruolo e so che la pressione esiste.. altrimenti stavo a casa. Galliani vuole più bene al Monza che a me, se farò male mi manderà via. Chi non accetta questo lavoro, queste pressioni, deve magari cambiare ruolo. Io cerco di rimanere lucido, come ho fatto nello scorso anno quando in Serie B non arrivavano i risultati. So che è così e devo fare il massimo per la squadra.
Nesta, volevo chiederti le condizioni della squadra…
Vignato ha avuto un problema alla spalla a Firenze ed è fuori. Birindelli sta recuperando prima del previsto e quindi è a buon punto. Gagliardini è fuori perché ha avuto un piccolo risentimento, ma niente di grave. Mota ha recuperato, sarà a disposizione. Sensi sta benissimo, l’ho visto ieri.
Quest’anno il gruppo dei sub della curva compie 30 anni. Ci sarà una coreografia proprio in ricordo dell’anniversario… crede che i tifosi potranno dare la giusta spinta alla squadra?
Noi giochiamo per la gente, per il territorio. Ci aspettiamo sempre che i tifosi dopo la partita vadano a festeggiare, se vinciamo. Il nostro lavoro è di fare un servizio per la gente, che speriamo ci spinga per far sentire la pressione del nostro stadio. Fare risultati aiuta a far venire sempre più gente, per cui speriamo che sia sempre più pieno.