Pagliuca: «Sommer-Nzola, 20 anni fa mai rigore! Inter ha qualità»
Pagliuca in carriera (con le maglie di Sampdoria, Inter, Bologna) ha parato 31 rigori, miglior portiere italiano di sempre (meglio di lui, in Italia, ha fatto solo Samir Handanovic), in un’intervista rilasciata a Bruno Longhi su Sportmediaset, ha parlato dei rigori sbagliati nella ventiduesima giornata di Serie A e del contatto tra Yann Sommer e Nzola.
PARATO – Gianluca Pagliuca commenta così il rigore parato da Sommer in Fiorentina-Inter: «Allora, il rigore di Nico è come quello di Giroud contro il Bologna: io non capisco questi rigoristi che devono tirare piano per spiazzare il portiere. I rigoristi bravi tirano una botta nell’angolo e lì il portiere può fare ben poco. Adesso i portieri ti conoscono, stanno fermi e si muovono battezzando l’angolo giusto. Io se fossi un allenatore direi semplicemente ai miei giocatori di tirare una bella botta e così tutto diventa più difficile per chi deve parare, tanto se la metti nell’angolo quanto se la tiri forte centrale. A meno che resti fermo è impossibile prenderla».
SCONTRO SCUDETTO – Pagliuca si esprime riguardo lo scontro scudetto della prossima settimana: «Sono due squadre che lotteranno fino alla fine, lo scudetto è sicuramente affare loro. L’Inter ha più qualità, come rosa è più forte, però la Juve non molla mai, è una sua caratteristica. Darà filo da torcere sino alla fine, perché ha solo il campionato e la Coppa Italia che però leva molte meno energie della Champions. Prevedo una lunga battaglia, spero che vinca l’Inter, ma sarà difficile perché la Juve è affamata e ha voglia di rivalsa».
SUL RIGORE – Pagliuca poi conclude esprimendosi sul contatto tra Sommer e l’attaccante della Fiorentina: «Venti anni fa quello non era mai rigore, assolutamente. È capitato anche a me di uscire e prendere palla e poi l’attaccante e lo stesso attaccante non protestava. Adesso questi sono rigori moderni, come dice Mourinho. Cose assurde, il rigore deve essere un fallo eclatante. Vale anche per i pestoni, ad esempio».
Fonte: Sportmediaset – Bruno Longhi