Parolo: «Lautaro Martinez meglio di Leao! Inter, uno deve rifiatare»
L’Inter dopo la sconfitta con il Sassuolo ha reagito battendo la Salernitana 4-0 all’Arechi con poker di Lautaro Martinez. Proprio dell’argentino parla Parolo a DAZN: l’ex centrocampista crede che il capitano nerazzurro possa raggiungere i numeri di due attaccanti
INEDITI – L’Inter di Simone Inzaghi rimane in testa alla classifica insieme al Milan di Stefano Pioli dopo la vittoria sul campo della Salernitana. Marco Parolo analizza prima la prestazione dell’inedita coppia d’attacco: «Sanchez e Thuram hanno sfiancato la Salernitana nel loro modo di difendere, il cileno ha smosso la squadra poi magari è mancato nella finalizzazione. L’Inter avendo questi cambi può invertire la marcia mentre la Salernitana 90 minuti a quei ritmi difficilmente può farli».
UOMO SIMBOLO – Parolo poi non ha dubbi su chi sia più forte tra i due numeri 10 di Inter e Milan: «Chi è più simbolico in Serie A tra Lautaro Martinez e Leao? Lautaro Martinez, perché chi fa gol ha ragione e porta punti alla propria squadra: sono convinto che possa raggiungere i numeri di Immobile e Higuain nella classifica cannonieri. Si vede nella sua sicurezza e nel suo modo di giocare. Lautaro fa gol, Leao forse li fa fare. L’argentino lo metto titolare in tutte le squadre d’Europa. Come gioca con i vari partner? Icardi era il bomber dell’area di rigore, Lautaro era giovane e si sacrificava per la squadra. Con Lukaku era Robin mentre il belga Batman. Con Dzeko ha iniziato a prendersi più spazio e la leadership nell’area di rigore. Penso che Thuram sia perfetto per lui perché è un mix tra Lukaku e Dzeko».
UNO POCO LUCIDO – Per finire, un commento sul momento di scarsa lucidità di Hakan Calhanoglu: «Ne ha giocate tante ed è un giocatore che fa tanto, ha bisogno di rifiatare. Lì l’Inter ha Asllani ma deve ancora crescere per arrivare a ciò che era Brozovic. In Champions League Lautaro deve partire titolare, in campionato può gestirlo in questo modo. L’Inter secondo me è la squadra più adatta per giocare contro squadre che fanno un gioco europeo come il Benfica».