Pastorello: «Joao Mario? L’Inter non vide male, ma non poteva più starci!»
Federico Pastorello ha parlato di Joao Mario, meteora all’Inter ma protagonista assoluto oggi al Benfica. Il suo agente racconta la carriera del portoghese e i perché sull’addio da Milano.
GRANDE PERSONALITÀ − Federico Pastorello esalta il suo assistito Joao Mario: «La sua storia è pazzesca. Abbiamo costantemente manifestazioni di interesse per lui da tutta Europa e siamo contenti. La carriera di Joao dimostra che anche l’Inter non vide male quando fece questo grande investimento. Purtroppo poi si mettono delle croci su determinati calciatori un po’ troppo presto e questa è una cattiva abitudine che abbiamo soprattutto in Italia, perché magari in altri paesi hanno un po’ più di pazienza nell’aspettare i ragazzi. Ma lui è incredibile: sono stato a Parigi a vedere la gara di Champions e ha una personalità e una professionalità incredibile in un contesto di altissimo livello. Quando si alza il livello Joao si sente ancor di più a suo agio. E’ un ragazzo che si merita tutto ciò che sta vivendo, è un professionista e un ragazzo d’oro».
GIUDIZI AFFRETTATI − Pastorello parla delle critiche nei suoi confronti: «Mi piace tantissimo rappresentarlo: mi rispecchio in lui e lo ringrazio anche pubblicamente per la sua fiducia nei nostri confronti. Lo abbiamo preso in un momento molto delicato della sua carriera, non poteva stare più all’Inter coi tifosi che lo criticavano tantissimo. Ho preso tanti insulti per l’addio di Lukaku quanti attestati di stima per l’aver portato via Joao Mario. Probabilmente i giudizi erano troppi forti, Joao Mario avrebbe potuto restare all’Inter altri 10 anni per le qualità che ha». Si tratta dell’anticipazione di un’intervista di Tmw e realizzata da Raimondo De Magistris e Niccolò Ceccarini. Lo stesso Pastorello ha parlato anche del futuro di Francesco Acerbi (vedi articolo).