Sabatini: «Carboni? Fossi l’Inter lo terrei stretto! Anche meglio di altri due»
![Sandro Sabatini](https://www.inter-news.it/files/2023/04/Sandro-Sabatini.jpg)
Questa sembra essere l’estate di Valentin Carboni. Mentre il giovane si gode l’Argentina Sandro Sabatini dà un consiglio all’Inter per il futuro.
RIFLETTORI – Tra calciomercato e Nazionali, c’è un giovane dell’Inter finito sotto i riflettori del grande calcio. Si tratta di Valentin Carboni, che recentemente ha avuto la benedizione di Lionel Messi, tanto da essere convocato con l’Argentina per disputare la Copa America. Il giovane centrocampista nerazzurro, nell’ultima stagione in prestito al Monza, avrà modo di mettersi ancora di più in mostra nella vetrina della competizione che avrà inizio questa notte. Intanto, però, l’Inter continua le proprie valutazioni in merito al futuro di Carboni, che per molti potrebbe già essere pronto a venir arruolato nella rosa di Simone Inzaghi. Proprio di questo parere è Sandro Sabatini, che ha paragonato il talentino argentino ad altri due giovani in circolazione.
Valentin Carboni, Sabatini non ha dubbi sul potenziale dell’argentino!
DA FAR IMPRESSIONE – Sandro Sabatini, intervenuto nel “Microfono Aperto” di Radio Sportiva, ha espresso il proprio parere su Valentin Carboni: «Se mi capita un 2005 che Lionel Messi fa convocare nella Nazionale argentina io faccio in modo di tenermelo. Però se l’Inter trova da venderlo a 40 o 50 milioni di euro allora complimenti al club perché sono soldi che arrivano quasi da una slot machine. Quindi capirei anche questa scelta. Carboni l’ho visto giocare qualche volta. Lui, Yldiz, Guler, sono giovani calciatori che fanno impressione. Forse perché i ragazzini più giovani che piacciono di più hanno tutti lo stesso ruolo, sono tutti fantasisti. Un 2005 difensore centrale non lo trovi perché non ha ancora il fisico. Invece per fare quel ruolo lì basta il fisichino che hai a diciassette, diciotto anni. In merito a questo va detto che Valentin Carboni mi sembra anche fisicamente un pochino meglio di Yildiz e Guler».