Sabatini: «Non immaginavo un’Inter così contro il Barcellona. Però c’era rigore!»
Sabatini racconta quali fossero le sue aspettative sull’Inter prima della partita di Champions League contro il Barcellona. Il giornalista, durante la trasmissione radiofonica “Microfono Aperto”, analizza la prestazione e il cambio d’atteggiamento dei nerazzurri.
ASPETTATIVE DISATTESE – Sandro Sabatini aveva un’idea chiara di quella che sarebbe stata la partita dell’Inter contro il Barcellona. Il giornalista, a Radio Sportiva, spiega di essere stato piacevolmente sorpreso: «Sull’episodio del rigore, visto e rivisto con le ultime immagini che non erano a disposizione del VAR, il fallo di mano di Denzel Dumfries c’era. Quindi c’era un rigore per il Barcellona e, probabilmente, in caso di pareggio, avremmo ragionato in un altro modo. Ma, comunque, penso che la prestazione dell’Inter sia molto positiva. Io, come tanti, mi approcciavo alla partita, immaginando che il Barcellona potesse disintegrare l’Inter. Esattamente come aveva fatto con il Bayern Monaco nel primo tempo. E questo non si è verificato. Poi, immaginavo anche un reazione del pubblico abbastanza ostile nei confronti di Simone Inzaghi e di Joaquin Correa. E, invece, non c’è stata neanche questa. Pensavo anche di vedere una squadra abbastanza sbriciolata. Non più un gruppo unito e compatto, composto da amici che si danno una mano. Mi era sembrata molto significativa la gestualità esasperata e esagerata di Nicolò Barella (vedi focus) nelle scorse partite. In Inter-Barcellona io non gli ho visto fare nessun gesto».
Il parere di Sabatini sul catenaccio dell’Inter
DIFENDERE VA BENE – Sabatini commenta anche il gioco fatto dall’Inter per difendere il risultato. Il giornalista, a “Microfono Aperto”, afferma: «È evidente che c’è stata un presa di coscienza. E, forse, anche un consiglio dalla società, per alcuni giocatori, di evitare al minimo i gesti in campo. Che possono essere interpretati, a volte in maniera giusta, altre in maniera sbagliata. Ad esempio, Barella fa sempre tanti gesti con Federico Dimarco (vedi focus) e Milan Skriniar. Ma loro sono due dei suoi migliori amici, quindi non lo fa per metterli in difficoltà nei confronti del pubblico. Se c’era una risposta che l’Inter doveva dare era proprio sulla solidità del gruppo. Sembrava l’Inter del catenaccio alla fine, però non è vietato difendere l’1-0. Non date retta a chi dice che bisogna difendere attaccando! Questa è una moda che c’è da qualche tempo, abbastanza fuorviante. Quando la palla ce l’abbiamo noi si può attaccare, quando la palla ce l’hanno gli altri si deve difendere. Su come difendersi, poi, si può discutere. Ma non esiste dire di difendersi attaccando». Al contrario di altri, per Sabatini l’approccio difensivo nerazzurro in Inter-Barcellona è stato corretto.